Avellino – Urbanistica ed Eliseo al centro del dibatitto della Sinistra alternativa

Giordano: "Dobbiamo costruire un'alternativa vera e concreta"

Giordano_Santoro_MontefuscoAvellino – Costruire il cantiere dell’alternativa, questo il leitmotiv del primo di una serie di incontri a carattere pubblico organizzato dalla Sinistra cittadina nel pomeriggio di oggi al Circolo della Stampa di Avellino.

Ad aprire il dibattito, riguardante la condizione politico-amministrativa della città, l’ex consigliere provinciale, oggi Sinistra alternativa, Amalio Santoro. Inevitabile e doveroso il ricordo di Pietro Ingrao, “maestro e perciò interprete di una politica che ancora oggi può servire come modello di giustizia”. Non manca l’affondo all’amministrazione Foti “un’amministrazione che è nata morta e che sopravvive stancamente a sé stessa”; la risposta a questo stato di stallo è da ricercarsi secondo Santoro “nella costruzione di uno schieramento ampio, progressista ottenibile attraverso un percorso che permetta la nascita di una forma organizzativa più strutturata che possa dare avvio al cambiamento perché la città ne ha bisogno. Bisogna restituire autorevolezza e dignità al territorio” conclude.

Su due delle questioni calde dell’assemblea, piano urbanistico ed Eliseo, interviene dalla platea un tagliente Antonio Gengaro: “Confesso senza remore di avere un pregiudizio nei confronti di questo sindaco e di questa amministrazione. Foti è l’ex Direttore dei costruttori e il suo principale sponsor è l’ex Presidente del Collegio dei costruttori. Questo mi basta per affermare che il sindaco e la sua maggioranza, quando parlano di urbanistica, sono meno credibili di Dracula che gestisce la banca del sangue”.

Il coordinatore del circolo cittadino di Sel, Roberto Montefusco ha ribadito l’impegno profuso e il lavoro fatto per mettere fine alla giunta Foti. Sforzi vani per la mancanza di coerenza di chi affermava di essere contro questa giunta ma al momento dei fatti si è tirato indietro.Quella di Foti è la politica degli spot, solo annunci, fumo e suggestione. Chi non si rassegna decida di schierarsi, mettiamoci la faccia”. Questo l’accorato appello di Montefusco.

A chiudere il parlamentare di Sel, Giancarlo Giordano che pone l’attenzione sul piano urbanistico, andando subito al nocciolo della questione: “il problema è che il comparto urbanistico è troppo grande, ci sono troppi proprietari, troppi interessi, c’è troppa conflittualità e soprattutto c’è il tema economico. Il ridimensionamento del comparto avvicina l’interesse al proprio realizzarsi, qui si vuole tornare all’Avellino da bere”. E sull’Eliseo: “Se il Sindaco dice che il Comune deve stare dentro la gestione del bene, io sono d’accordo, il punto è come ci sta dentro a quel bene. L’ipotesi che ci sia un comitato di consiglieri comunali presieduti dal Sindaco che gestisce il bene, al di là del profilo di legge, dimostra che non c’è nessun progetto culturale di base e perciò non mi trova d’accordo”.

Nelle intenzioni di Giordano quello di continuare con questi cicli di incontri “voglio tenere luoghi democratici aperti per interloquire con la comunità, scegliendo temi specifici e utilizzando la nostra rappresentanza per porre quei temi lì dove si decide del futuro della città”.

Source: www.irpinia24.it