Solofra – Lustri Teatro continua con “Breviario del caos”

Non sarà un viaggio facile quello all’interno del nichilismo assoluto di Caraco, morto suicida nel 1971.

breviarioSolofra – L U S T R I TEATRO continua giovedì 24 settembre,  a Solofra (Avellino), con la prima nazionale di “Breviario del caos”, installazione performativa consigliata a un pubblico adulto e tratta dall’omonima opera del filosofo e scrittore francese Albert Caraco. A esibirsi sarà la stessa compagnia Hypokritès Studio teatro che organizza la stagione, con la regia di Enzo Marangelo, direttore artistico di L U S T R ITEATRO. Sei saranno le repliche presso l’Auditorium Asi, giovedì 24, venerdì 25 e sabato 26 alle 19 e alle 21.

Sempre meno “spettacolo” da fruire in maniera passiva e sempre più partecipazione, il pubblico non sarà seduto in platea, ma sceglierà come e da che punto di vista seguire l’evento salendo sul palcoscenico attraverso un percorso luminoso. Non sarà un viaggio facile quello all’interno del nichilismo assoluto di Caraco, morto suicida nel 1971. “Breviario del caos”, apparso postumo nel 1982, è una raccolta di brevi, lancinanti, stralci di prosa, incentrata sui mali che divorano l’umanità. Per far “vivere” questo caos, il regista Enzo Marangelo, ha scelto di portare il pubblico dentro la performance. Un obitorio, l’urna elettorale, un mare popolato da enormi meduse, l’ossessione delle parole, dei messaggi pubblicitari, della politica, del potere, sono solo alcune delle sollecitazioni a cui lo spettatore sarà sottoposto, seguendo un percorso luminoso attraverso il quale accede al palco ed entra in una scatola chiusa su tre lati da pareti luminose.

Gli attori sono Viviane Cammarota, Martina Coppeto, Tiziana Maio, Maria Filomena Martignetti, Roberta Vitale, Renato Siniscalchi.

“Durante la lettura di Breviario del caos ho soprattutto visto – dice il regista Enzo Marangelo –  Morti viventi, nudi, dementi e alienati. Il fluire del sangue, i moti spermatici, la genesi delle cellule, a dispetto di una fissità dell’umano, della funzione razionale, volitiva e pensante che realizzava un tempo l’entelechía, il compimento dell’essenza umana e quindi la sua eudaimonía. Breviario del caos, a mio avviso, non è solo l’opera di un filosofo, di una mente dotata perciò di una particolare capacità d’astrazione e d’immaginazione, tale da anticipare i paradossi dell’era postumana, ma è anche, e forse per me lo è stato prima di tutto, una visione in essere della realtà che ha materializzato, anche grazie alla brevità dei suoi aforismi, quell’astrazione filosofica e che ha oltrepassato il contenuto a tratti retoricamente profetico”.

 

Source: www.irpinia24.it