Pensionati italiani, Mattia Lettieri (Fip Cisal): “Situazione sempre più critica”

La nota di Mattia Lettieri, Fip Cisal, sulla situazione dei pensionati in Italia

mattiaAvellino - ”Il 44% dei pensionati, cioè 7,4 milioni di persone, vivono in condizioni di semipovertà. Le condizioni di disagio sociale e impoverimento dei pensionati negli ultimi anni si stanno sempre più aggravando a causa della pressione fiscale e dell’insufficiente adeguamento delle pensioni al costo della vita”, così la nota di Mattia Lettieri, Fip Cisal Avellino.

“L’aumento delle addizionali locali e il mancato recupero del drenaggio fiscale hanno ridotto il potere di acquisto soprattutto per i 7,4 milioni di pensionati, il 44% del totale, che vivono in semipovertà con una pensione inferiore a 1.000 euro lordi mensili.

L’area del disagio cresce innanzitutto tra i pensionati più poveri, per il solo effetto del prelievo fiscale, le pensioni più basse hanno subìto una perdita del potere d’acquisto del 4%. Inoltre, le pensioni più povere si collocano oggi oltre tre punti percentuali al di sotto della soglia di povertà assoluta. Un divario determinatosi interamente negli ultimi dieci anni. In futuro, le misure introdotte dall’ultima Finanziaria accentueranno ulteriormente la perdita di valore delle pensioni.

Il Segretario Provinciale della Fip Cisal Avellino Mattia Lettieri esprime forti preoccupazioni rispetto alla drammaticità ed alla precarietà della condizione del pensionato oggi: “l’aumento di costo dei servizi sanitari, delle case di cura, delle spese di accesso al servizio sanitario nazionale colpiscono i pensionati in misura maggiore rispetto al resto della popolazione. La riduzione del cuneo fiscale prevista per i soli lavoratori dipendenti con retribuzione mensile fino a 1.500 euro, che hanno recuperato 80 euro mensili, dovrebbe essere estesa anche ai pensionati a partire dalle fasce più basse di reddito. Occorre adottare misure urgenti e non più rinviabili in tema di tasse, in particolare per gli anziani che abitano soli nella casa di proprietà ed abbiano redditi al di sotto del trattamento minimo e di escludere dall’imposta gli anziani non autosufficienti o ricoverati in case di riposo. Al Sud e soprattutto in Campania la condizione di disagio è avvertita maggiormente per problematiche di diversa natura, legate al contesto socio- economico ed ai problemi strutturali del territorio stesso, basti pensare che in provincia di Avellino l’importo medio mensile di una pensione supera di poco i 500euro (559,53)!

La Cisal Fp affronta quotidianamente, al fianco dei pensionati, le questioni a carattere territoriale e, in accordo con la politica nazionale della Cisal, è presente in tutte le sedi riconosciute per difendere i diritti di tutti i pensionati e garantire loro, ove possibile una vita dignitosa”! .

Source: www.irpiniia24.it