Atripalda – Oggi la festa del Santo conteso

Sabino Vescovo di Abellinum o di Canosa? Lo scorso anno si provò a chiarire la questione senza arrivare a una conclusione. Il sindaco della città pugliese :"Comunque la si veda e qualunque sia la conclusione storica , ha rappresentato un fulgido esempio e forza ispiratrice per la propria comunità ". Stasera alle ore 19 e 30 toccherà agli atripaldesi rendere omaggio al Patrono con la solenne processione...

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San Sabino di Canosa

Atripalda – Oggi gli atripaldesi si apprestano a omaggiare il loro Santo Patrono: San Sabino. Proprio lo scorso anno, in occasione dei festeggiamenti, fu organizzato dall’amministrazione comunale un interessante e particolare dibattito dal titolo: San Sabino Vescovo di Avellino o di Canosa? Una vera e propria disputa riguardante il  Santo conteso. Parteciparono anche il sindaco e l’Arciprete della Chiesa Cattedrale di Canosa.

Quest’ultimo non lasciò spazio ai dubbi: San Sabino è solo uno ed è quello di Canosa ed è lo stesso che prese parte al Concilio di Costantinopoli e di cui parla San Gregorio Magno. Diversa l’opinione del professore Passaro, docente di Storia della Chiesa locale presso l’istituto scienze religiose di Avellino. Secondo Passaro esistono due San Sabino distinti. I reperti, le testimonianze sono state raccolte in entrambe le città. I punti in comune sono tanti.

Però resta il fatto che le ossa a Canosa non sono state ritrovate. Mentre ad Atripalda le spoglie sono conservate nello Specus Martyrum. La probabile ipotesi  è che San Sabino sia nato a Canosa e morto ad Atripalda. Le ricerche degli storici vanno avanti, anche se si prospetta difficile venire a capo di questo intreccio storico alquanto complesso.

A mettere tutti d’accordo la saggezza del primo cittadino di Canosa: ““I comuni di Canosa e di Atripalda non possono che sentirsi fieri di unirsi intorno alla grande figura storica di san Sabino, del quale, oltre a verificarne la consistenza storica e documentale, va soprattutto messo in evidenza il grande spirito di servizio svolto durante l’intero episcopato. Comunque la si veda e qualunque sia la conclusione storica su questa diatriba, il vescovo Sabino ha rappresentato un fulgido esempio e forza ispiratrice per la propria comunità e per gli amministratori di ogni tempo del territorio”.  

Inoltre aggiunse che sono disposti anche a rinunciare alla Statua perché ciò che conta è l’amore verso il Santo. Questa sera toccherà agli atripaldesi omaggiarlo con la solenne processione che a partire dalle 19 e 30 percorrerà le strade della città. Prima dell’entrata in Chiesa il cielo si illuminerà per via del tradizionale “sparo”. In serata, in Piazza Umberto  ultima sera dei festeggiamenti civili. 

Source: www.irpinia24.it