Scoperto giacimento gas nel Mediterraneo, Pedicini(M5S): “Non è una buona notizia”

"La scoperta di un grande giacimento di gas nel Mediterraneo non è una buona notizia, Renzi esalta l'Eni e ritarda la transizione verso un'energia pulita"

pediciniRoma - Presa di posizione del portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini sulla notizia che l’Eni avrebbe scoperto il più grande giacimento di gas del Mediterraneo.

“Mentre Papa Francesco, a giugno scorso, ha presentato un’apposita enciclica dedicata ai danni ambientali prodotti dal surriscaldamento climatico e alla necessità di cambiare modello di sviluppo, per andare verso uno sviluppo sostenibile, – afferma Pedicini - il premier Renzi esalta e promuove le estrazioni di petrolio e gas che l’Eni effettua in Italia e nel mondo con il solo scopo di produrre utili a favore dei propri azionisti.

L’ultima sconsiderata esternazione dell’ex sindaco di Firenze – spiega il portavoce del M5s - riguarda la scoperta del giacimento di gas nel mare dell’Egitto.

Renzi si lancia in un enfatico commento in cui parla di orgoglio e di successo della tecnologia italiana. Il presidente del Consiglio, aiutato da gran parte dei media italiani che hanno annunciato la notizia come una buona notizia, fa uno spot alle scelte industriali e affaristiche dell’Eni che con la scoperta di questo nuovo giacimento di gas, non fa altro che ritardare drammaticamente la transizione verso un’energia pulita.

Da tempo – evidenzia Pedicini – il M5s chiede che l’Italia programmi un piano per la riduzione dell’uso delle energie fossili, a favore delle fonti rinnovabili pulite, dell’efficienza energetica e della generazione di energia decentrata che costano meno e non hanno controindicazioni per la salute pubblica. Tutto questo anche per rispettare i target vincolanti al 2030 previsti dall’Unione europea e per evitare di continuare a sfruttare risorse naturali con drammatiche conseguenze ambientali e nessun beneficio per i cittadini.

Renzi – continua l’esponente pentastellato - si complimenta con l’Eni e non comprende che il futuro è nelle energie rinnovabili pulite e le energie fossili vanno quanto prima abbandonate.

L’Italia, ancora una volta, per colpa di Renzi e di chi lo sostiene, rischia di perdere la possibilità di puntare sul futuro attraverso la ricerca e l’innovazione, di puntare sui giovani e di creare sviluppo nei settori emergenti e compatibili che in altre parti del mondo stanno producendo nuova occupazione.

Pedicini si chiede, inoltre, se “un presidente del Consiglio può sponsorizzare una società privata come l’Eni che è di proprietà pubblica solo per il 30 per cento? Perché Renzi continua a insistere per le estrazioni petrolifere nel Mediterraneo, in Basilicata e in ogni parte d’Italia anche se molti governatori del suo partito lo osteggiano? Perché Renzi, tra i primi provvedimenti che ha adottato, ha varato il decreto Sblocca Italia che liberalizza le trivelle?”.

“Non vorremmo scoprire - conclude il portavoce europeo del M5s – che la testardaggine di Renzi abbia altri scopi e vada oltre il suo ruolo istituzionale, considerato che l’Eni è la più grande multinazionale italiana e supera i cento miliardi di euro di fatturato all’anno e che l’attuale presidente dell’Eni è Emma Marcegaglia, una imprenditrice molto discussa, nominata proprio da Renzi a maggio 2014″.

 

Source: www.irpinia24.it