Il 29 agosto va in scena “La leggenda del Dragone” a Volturara Irpina

Il Sindaco Marino Sarno: "Uno spettacolo di acqua e fuoco che racconta una grande e affascinante leggenda, la nostra"

La_Leggenda_del_DragoneVolturara Irpina – Si narra che ai tempi del passaggio dei barbari, presumibilmente dei Visigoti, anche nella piana di Volturara si viveva un’esistenza molto grama. In una grotta profonda, poco lontano dalle case, era stata rinchiusa una strana figura di drago a tre teste e con un solo occhio, che incuteva terrore in paese e nelle zone limitrofe.

Inizia così la narrazione della Leggenda di Gesio, ambientata nella Piana del Dragone, che il prossimo 29 agosto verrà riportata alla luce con uno spettacolo suggestivo e di grande impatto che susciterà forti emozioni servendosi di due elementi della natura, acqua e fuoco. Un esperimento fortemente voluto dall’amministrazione comunale di Volturara che ha affidato a Gaetano Stella con la partecipazione dei Diableriés – Teatro di Recanati la rivisitazione storica e la messa in scena della “Leggenda del Dragone”.

Lo spettacolo si terrà il 29 agosto alle ore 20.30 in piazza Roma e fa parte del cartellone estivo di Volturara. “E’ uno degli eventi clou dell’estate volturarese 2015 – spiega il sindaco Marino Sarno – Abbiamo voluto fare una scommessa proponendo questa rivisitazione storica della Leggenda di Gesio che siamo certi possa avere successo. L’idea è quella di richiedere alla Regione un finanziamento per renderlo un appuntamento fisso con repliche da tenersi ogni anno nella piana del Dragone. Uno spettacolo di acqua e fuoco che racconta una grande e affascinante leggenda, la nostra”.

Protagonista della storia Gesio, un giovane bello e alto come un gigante che, armato della sua lunga spada, liberò il paese dall’angoscia uccidendo il drago. La bestia accasciatasi al suolo formò con le sue tre teste altrettante voragini, ancora oggi visibili, dove si può udire scorrere il sangue del mostro come un torrente in piena.

Volturara crede molto nelle sue risorse storiche e paesaggistiche – conclude Sarno – come elementi cardine di un nuovo sviluppo, di matrice turistica, per tutta la piana del Dragone”.

Source: www.irpinia24.it