Van De Sfroos strega ancora l’Irpinia confermando il sold out per i suoi 50 anni in musica

Un successo annunciato da tempo, e così è stato. Otto ore e quaranta minuti di Concerto Live senza una pausa che rimarranno nella storia della Musica della nostra terra. Una Woodstock Irpina alla corte di quello che molti critici definiscono il più importante cantautore Folk Italiano: Davide Van De Sfroos

folkAvellino - E’ stato uno spettacolo emozionante e travolgente. Una scaletta straordinaria che ha coinvolto tutta l’Italia in Musica. Duetti e incontri musicali sul palco di San Nicola Baronia mai fatti prima in assoluto. Un incrocio di dialetti e tradizioni, uno scambio di esperienze e di emozioni trascendentali. Raiz e Fausto Mesolella hanno aperto l’evento alle ore 19.00 in punto. La piazza ancora in fase crescente si siede al cospetto del  loro Set struggente. Una breve pausa per il cambio palco ed arrivano sul binario 1 del DVDS50 come un Freccia Rossa spedito i Trenincorsa che divertono la il pubblico che inizia a spingere con le loro ballate folk del varesotto. Alle Ventuno e Trenta sale in cattedra il Re della Calabria d’Autore, Peppe Voltarelli, il suo Set Acustivo dura trenta minuti, quanto basta per capire che si è davanti ad uno dei grandi della musica Italiana, che con voce, chitarra e tacco dei suo stravaganti mocassini, alza decisamente il livello dello spettacolo.

Eccolo che per la prima volta sale sul palco il Festeggiato, Davide Van De Sfroos, per il primo duetto Nord /Sud della serata insieme al suo amico di sempre Peppino: Onda Calabra e Riturnella. Sono le 22 passate e arriva sul Piano di Zona l’onda Emiliana di Cisco e della sua Band ed è il delirio. Una piazza intera a saltare sulle note di Cento Passi, Un Giorno di Pioggia, Cinquant’anni.  A sorpresa, mentre inizia l’ultimo brano di Cisco, risale Davide sul palco e fonde anche in questo caso l’Emilia a la Lombardia. E’ il momento che molti aspettavano, arriva on stage il nuovo principe del Folk Italiano che nel suo Tour al Sud colleziona Sold Out a catena, considerato l’unico vere erede dello stesso DVDS: Daniele Ronda. Un ora di grandissima musica dove il Cantautore trascina il suo Folklub che lo accompagna a spingere in modo devastante, un Groove così potente che fa tremare anche le panchine in cemento armato della Piazza. Lo stesso Ronda picchia così forte che inevitabilmente spezza tutte le corde delle tre chitarre che usa sfoggiando il meglio del suo repertorio che lo consacrano uno dei più apprezzati e applauditi artisti della serata. A mezz’ora dalla mezzanotte si apre il palco all’incontro con Davide e con la voce dei Trenincorsa sulle note di al Rolex e Pulenta e Galena Fregia. Arriva la mezzanotte e sul palco resta solo Van De Sfroos per un momento intimo. Imbraccia la sua chitarra ed esegue con il coraggio e la forza dei grandissimi una Loena de Picch per quasi nove minuti di voce e corde, e il suo carisma, il suo trasporto senza nessun accompagnamento travolge una piazza ormai gremita fin sopra i tetti. E’il momento più alto della magica serata. Si cambia Sound e Genere: sul palco Frankie hi nrg con il suo hip hop senza tempo smuove le migliaia di persone ancora tramortite dall’emozione di alcuni minuti prima.

Due Hit Sanremesi famosissime come Pedala e la Rivoluzione chiamano sul palco ancora Daniele Ronda che con il suo Folkub che spingono ancora una volta il sound fin sopra gli alberi. Gran finale con la celeberrima Quelli che ben pensano e La Poma eseguita in Lagheè, Piacentino e Siciliano, portano le lancette dell’orologio alla Una ormai passata. Ma c’è una dovuta Sopresa: l’omaggio a Giancarlo Gozzi batterista fondatore dei Mattia Bazar appena scomparso. Tutti gli artisti imbracciano qualsiasi cosa si possa suonare a mò di tamburo. Ed è quello l’ultimo Groove di pelle battente che parte dal palco del DVDS50 verso il cielo. I conduttori salgono per i saluti finali. Ma le migliaia di persone non ci stanno a finirla qui. E non si muovono di un cm. Davide sale ancora, l’ennesima volta sul palco per il bis finale. Il brano scelto è una ulteriore sorpresa: Brigante Se More quale omaggio a questa terra di contrabbandieri e briganti cortesi. Cantata da tutti gli artisti presenti nel nostro dialetto. Ecco in questo momento molte gambe temono di cedere, si è toccati veramente il cielo con le mani. Davide ringrazia il pubblico, il Direttore Artistico Maurizio Giannetta per essere stato capace di creare qualcosa di inimmaginabile, ringrazia il Sindaco Franco Colella per la grande lungimiranza anche in ottica futura per la costruzione dello straordinario anfiteatro. Le ultime parole saranno invece alle migliaie di genti piantate li a festeggiarlo: ho compiuto gli anni anagraficamente a maggio, ma li ho voluti festeggiare questa sera qui con voi, in questa mia terra, in questa mia casa artistica e umana, con tutti questi amici e questi artisti che mi hanno ospitato e si sono ospitati, non lo dimenticherò mai. buonanotte.

Ma non finisce qua, lo spettacolo va avanti fino alle tre del mattino con il dj set house per la piazza piena all’inverosimile, alla fine senza alcun disordine e con grande civiltà le forze dell’ordine hanno abbassato l’audio.

 

LA NOTA DEL DIRETTORE ARTISTICO

“ In tutta franchezza posso affermare che Eventi di questa portata e con questi numeri, senza modestia alcuna, fanno parte della mia quotidianità da anni ormai. Ma il DVDS50 è stato speciale, uno dei più emozionanti eventi della mia Direzione Artistica ventennale, come ho avuto modo di dichiarare, questo soprattutto grazie al forte legame umano che mi lega all’uomo Davide prima che all’artista Van De Sfroos. Un evento di grandissimo successo, e non parlo della presenza, ampiamente annunciata di un pubblico maestoso, ma mi riferisco specificatamente allo Spettacolo proposto, al Live durato 8 ore e 40 minuti senza una pausa. Questo infatti credo sia il dato della magnificenza di un concerto senza precedenti, dove accadono cose mai viste prima. Incontri e fusioni artistiche inedite anche per gli stessi artisti protagonisti prima che per il pubblico. Ecco la magia e la singolarità: tenere migliaia di persone legate ad un palco perché catturate dalla particolarità, dalla eccezione, dalla curiosità di ascoltare e vedere un Set Musicale affascinante e lungimirante non immaginabile. Credo infatti che oggi sia drammaticamente facile per qualsiasi Amministrazione Comunale spendere 30.000 Euro della cosa pubblica per portare un blasonato nome per cercare di riempire di genti uno spazio del paese. Ma in questi casi, lo spettacolo, certo rispettabile, rimane pur sempre un dejavù per tutti, e lascia ben poco.

Ecco a San Nicola Baronia invece accade qualcosa di unico, qualcosa che lascia il segno nella memoria.  E per assistere a questi “miracoli” ancora oggi in Baronia trovi persone venute per il DVDS50 dalla Lombardia, dal Piemonte, dall’Emilia Romagna, dalla Toscana, dal Lazio, dalla Calabria, dalla Puglia, da tutta Italia, e che hanno deciso di restare qualche giorno in più per soggiornare e  conoscere questa Irpinia, così misteriosa e affascinante da conquistare. Questo è il vero successo, il grande traguardo raggiunto. Va detto a questo proposito però, che tutto questo è stato possibile grazie ad una squadra di persone straordinarie che sono state in prima linea al mio fianco in questo evento: Grazie a loro che tutto questo si compie. Grazie in primis al promotore  di tutto questo movimento universale, al Sindaco Franco Colella, che ha inteso investire in questi eventi proprio per i fini di sviluppo del territorio di cui parlavo prima, che raggiungeranno l’apice con la costruzione dell’imponente anfiteatro comunale nei prossimi mesi. Grazie al Presidente dell’Associazione Turistica Sannicolese Raffaele Di Donato e a tutti i 100 ragazzi dello Staff Tecnico. Grazie a Jonny Malavasi e a Gianni Ruggiero per il grande contributo umano e professionale messo in campo. Grazie a Gerardo Cipriano responsabile dell’Ospitalità e della Festa a sorpresa nel Backstage. Grazie a tutti i cittadini di San Nicola Baronia cordiali e disponibili, Grazie alla Baronia e all’Irpinia, all’Italia intera. E non siamo che all’inizio”. 

Source: www.irpinia24.it