Roma – “Il Presidente del Consiglio Renzi, si è accorto, sollecitato da qualche scrittore, che il Sud ha enormi problemi e la sua ricetta, a parte le solite belle parole, è l’invito alla gente del meridione, a “rimboccarsi le maniche”. Sorge un dubbio : ma Renzi conosce bene i problemi e la storia  del Sud  dell’Italia? E’ oramai storicamente accertato che  sino all’unificazione,  quel territorio, era ben amministrato, non conosceva disoccupazione ed emigrazione. L’industria, l’agricoltura, l’artigianato, l’assistenza sanitaria ecc.  erano delle eccellenze, poi il declino, l’impoverimento.Ora Renzi -  ha dichiarato la Segretaria Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD), Anna Paternostro -  invita a “rimboccarsi le maniche”, facile a dirsi. Negozi, attività industriali, artigianali, agricole ecc., ogni giorno, chiudono e la massa dei disoccupati è assurdamente elevata  e la disoccupazione giovanile  è talmente elevata  che la sfiducia per il futuro, induce un numero crescente di giovani, ad emigrare. Se bastasse rimboccarsi le maniche”. 

“La criminalità – ha continuato Paternostro -  sembra controllare spezzoni di territorio, chi  ha disponibilità economiche, quasi sempre, non investe. La vita quotidiana è caratterizzata da problemi che si trascinano da oltre un secolo, incancrenendosi sempre più con il passare del tempo, senza che i vari governi che si sono succeduti, abbiano fatto veramente qualcosa per il Sud e la sua gente. Rassegnazione, clientelismo, perdita di fiducia e speranza, hanno fatto il resto. I tanti “piani per il mezzogiorno” a cosa sono serviti? Non certo a migliorare le condizioni del popolo meridionale . Gli uomini, le donne, i giovani, la gente del Sud, ha bisogno di lavoro, quello vero, non i lavoretti  “socialmente utili” o altre  iniziative simili”.

“E’ necessario – ha concluso Paternostro – dare un forte segnale, subito, contro i delinquenti dai” colletti bianchi” e contro il malaffare . La delinquenza di tutti i tipi, fortemente radicata sul territorio, va sradicata  si, con le Forze di Polizia, ma accompagnata da forti interventi  che creino lavoro, prospettiva e speranza, per tanti giovani  allo sbando“.

Print PDF