Avellino – I cittadini di Rione Aversa difendono il loro parco

"No all'ennesimo centro polisportivo"

Protesta Rione AversaAvellino  – È in programma per giovedì 9 luglio alle ore 19, con eventuale rinvio alle 19 del 10 luglio in caso di condizioni meteorologiche avverse, la manifestazione di protesta e confronto organizzata dai residenti di Rione Aversa per opporsi alla costruzione di un centro polisportivo al posto del parco sito alle spalle della ex V Circoscrizione. Il parco e l’annessa area sgambamento per cani sono molto cari ai cittadini residenti nella zona per varie motivazioni, a partire dal fatto che i 40 alberi piantati in questo polmone verde rappresentano simbolicamente le nascite avvenute nel rione negli anni Novanta.

I residenti, però, si oppongono soprattutto alla distruzione di un esempio positivo di cittadinanza attiva per costruire un’area sportiva in un luogo sito a pochi minuti di cammino da altri 5 centri sportivi abbandonati, tra cui anche quello di Parco Palatucci, oramai in condizioni di degrado. Al contrario, i cittadini di Rione Aversa hanno trasformato il parco in una «piccola oasi», come la definiscono coloro che lo frequentano, che potrebbe fare da modello per i molti casi negativi della città, purtroppo in soprannumero rispetto ai casi virtuosi come questo, e da guida per l’amministrazione comunale.

Ad occuparsi della manutenzione del parco, infatti, sono gli stessi residenti del quartiere, che hanno acquistato le attrezzature necessarie a tagliare l’erba e pulire il parco di tasca propria, aggiungendo anche alcune migliorie che rendono l’area più vivibile, come le panchine. Il parco, inoltre, è anche un centro di aggregazione sociale di rara efficacia. Anziani, giovani, persone di mezza età e bambini sfruttano allo stesso modo le strutture dell’area creando legami sociali il cui valore è intangibile, specie se si aggiunge che alcuni dei frequentatori sono cittadini di origine straniera oramai ben inseriti nel contesto avellinese grazie ai legami di amicizia stretti proprio all’ombra degli alberi di questo parco, rara avis in una città in cui i numerosi atti vandalici subiti delle strutture pubbliche dimostrano la carenza di un tessuto sociale dalla trama solidamente intrecciata.

In un intervento fatto durante l’incontro del Forum dei Giovani del 27 giugno scorso, l’assessore Nunzio Cignarella ha sostenuto che «la Villa Comunale del Corso è l’unica struttura che non ha mai subito danni vandalici gravi perché è frequentata». Quest’affermazione, senza dubbio vera, è applicabile anche al caso in questione e rende ancora più incomprensibile per i residenti la scelta di edificare una struttura percepita come superflua in un’area di per sé già frequentata. Inoltre, è opportuno sottolineare che, benché il progetto sia già pronto e i fondi siano già stati reperiti, la Commissione Edilizia cui fu sottoposta la documentazione tecnica del futuro centro polisportivo espresse un parere negativo sulla sua realizzazione.

Difatti, come dichiarato da Mariano Modano, docente universitario presso la Federico II di Napoli e membro della suddetta Commissione, «insieme ad altri colleghi esprimemmo perplessità sul fatto che  [il centro sportivo, ndr] nasceva in adiacenza a due campetti già dismessi, abbandonati più che dismessi», motivo per cui «andare a cementificare un’ulteriore zona [...] sembrava proprio uno spreco».

Source: www.irpinia24.it