‘Racconti di un impiegato’ e ‘Un’altra illusione’, i figli letterari di Ciro Borrelli

Borrelli è un impiegato pubblico, laureato in Scienze Storiche presso la facoltà di Lettere e Filosofia della Federico II di Napoli.

ciro borrelliAvellino – ‘Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come fanno gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere’. Viene in mente Gustave Flaubert, dopo aver capito il sentimento con cui Ciro Borrelli, dipendente statale, e autore di ‘Racconti di un impiegato’, ha scritto il suo libro.

E’ una stesura autentica, fatta di quotidianità, nel suo continuo incrociare di persone. Proprio riferendosi agli altri Borrelli ha sottolineato: Ho pensato a loro, ore, giorni, mesi ed ho deciso di scriverci su, e ho cercato di immaginarli nella loro quotidianità, quando sono alle prese con loro contraddizioni, i loro limiti, i rapporti familiari, rancori e sogni mai realizzati. In alcuni di questi racconti parlo in prima persona ed in altri invece in terza. In quasi tutti, però, c’è qualcosa di me, seppur in piccola parte”.

E’ un libro in cui si legge di amore, passione, odio, invidia, famiglia, libertà, solitudine, arrivando all’altro passando necessariamente per se stessi. Quello dell’autore è il tentativo di un’immersione sincera nell’umanità.

 

Borrelli è padre anche di ‘Un’altra illusione’, un manoscritto che ripercorre gli eventi che hanno segnato la politica degli ultimi vent’anni.ciro 2

I protagonisti assoluti del mio manoscritto sono quattro leader politici. A questi, in periodi diversi, ho dato il mio voto, cioè la mia fiducia: il voto, infatti, per me, non è soltanto una croce fatta a matita su una scheda elettorale, ma il tentativo di affidare in buone mani il tuo futuro e quello di tutte le persone cui vuoi bene. Essi sono: Achille Occhetto, Fausto Bertinotti, Walter Veltroni e per ultimo Beppe Grillo (alle elezioni del 2013). Da queste persone ho ricevuto una profonda delusione. Ma la mia considerazione finale non vuole essere una resa o un disfattismo tale da andare a infoltire le file dell’assenteismo, no, assolutamente. Io cerco, semplicemente, un’altra illusione– ha spiegato.

Ciro Borrelli è una penna in cui ritrovarsi, una prosa che armonizza i pensieri di tanti che come lui, tutti i giorni, non trascurano chi c’è dall’altra parte, siano essi semplici interlocutori o manovratori di un sistema. 

Source: www.irpinia24.it