San Giorgio a Cremano – “Il servizio idrico deve essere tenuto fuori dalla logica del profitto, da sindaco mi impegnerò a difendere i beni comuni, che vanno condivisi in modo equo, solidale ed ecologico. E’ per questo che ho deciso di sottoscrivere le dichiarazioni di impegno che mi è stata sottoposta dalla rete dei comitati per l’Acqua Pubblica. Spero che gli altri candidati sindaco facciano lo stesso. Nessuno dovrebbe dimenticarsi il referendum del 2011 con cui la maggioranza dei cittadini si espresse a favore dell’acqua pubblica e di una gestione pubblica del servizio“.

Lo dichiara il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle di San Giorgio a Cremano Danilo Roberto Cascone che ha sottoscritto una dichiarazione con cui si impegna a liquidare la Gori, ad aderire e partecipare attivamente alla Rete dei sindaci per l’Acqua Pubblica, a contrastare l’azione dei distacchi idrici da parte di Gori, soprattutto per le famiglie in gravi condizioni economiche, ad opporsi alla gestione privatistica operata da Gori e a richiedere alla nuova giunta regionale di approvare entro i primi 100 giorni di governo la legge sui servizi idrici proposta dai comitati per l’acqua pubblica.

“Da quando è stato nominato il nuovo commissario – aggiunge Cascone - sono stati disposti aumenti tariffari anche del 68% e la Regione Campania, nonostante il referendum, ha favorito gestori privati, per un servizio idrico che, nell’ambito territoriale in cui ricade San Giorgio a Cremano, continua ad essere gestito da un privato che è Gori. Con la mia sottoscrizione voglio ribadire di essere favorevole a una gestione pubblica dell’acqua e alla liquidazione della Gori, per favorire il passaggio ad una gestione del servizio idrico pubblica, solidale e partecipata”.

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