Avellino – Oggi 23 Maggio Filctem-Cgil Avellino ha incontrato Scotto (SEL)
L'incontro si è tenuto per fare il punto sulla situazione del Distretto conciario e della falda inquinata da Tetracloroetilene
Stamattina una delegazione della Filctem-Cgil Avellino presente il Segr. Gen.Provinciale Franco Fiordellisi e Resp.Org. Carmine De Maio ha incontrato Il capogruppo alla camera di SEL Arturo Scotto e il deputato irpino Giancarlo Giordano insieme al candidato alle regionali Raffaele Aurisicchio di Sinistra al Lavoro per fare il punto sulla situazione del Distretto conciario e della falda inquinata da Tetracloroetilene. Il segretario Fiordellisi ha dichiarato:” A seguito, dopo 20 anni , dell’approvazione del disegno di legge sui così detti Eco Reati, che riconosce appunto quali delitti: l’inquinamento, l’Omessa bonifica, l’impedimento dei controlli; unitamente alla consegna delle firme raccolte all’ASL e a tutti gli enti interessati per uno screanning sulla salute della popolazione locale, di cui la Filctem Cgil di Avellino ha fatto sui i contenuti, in apposito direttivo, e quale parte attiva nella raccolta delle 1700 firme, riteniamo si debba procedere anche per una reale ricognizione delle aziende sane, rilanciare Apo Emas per il Distretto unitamente alla verifica del REACH.
I questo modo, oltreché tutelare la salute dei cittadini, si tutelano i lavoratori, l’Acqua, l’aria, La terra, la Vita e quindi il LAVORO legale! Tutti gli enti devono dare risposte certe ai cittadini! basta questo rimpallo di responsabilità che porta a un’inerzia sterile e contro producente per Tutti! dopo oltre 16 mesi dal blocco dei pozzi idropotabili di Montoro e Solofra siamo ancora a NULLA con costi sociali enormi per la qualità della vita dei cittadini, famiglie e lavoratori, con costi enormi ambientali, ma anche con costi enormi per le IMPRESE SANE. Riteniamo che si debba avviare una conferenza di programma quadro che deve portare a: un grande piano di bonifica del territorio, altro che vasche di laminazione; riorganizzazione del Sitema Idrico integrato dell’intera area distrettuale con infrastrutture atte al controllo degli scarichi ma in particolare al riutilizzo dell’acqua trattata; riorganizzazione e controllo a tappeto degli idroprelievi in falda sia per le imprese conciarie che per le imprese agricole.