Pratola Serra compie il primo passo per aderire all’Itinerario Culturale “Longobard Ways across Europe”
Aufiero: "La finalità è propria quella di aumentare la visibilità e la conoscenza dei territori tramite la propria storia"
Pratola Serra – Il Sindaco Antonio Aufiero, con una lettera inviata direttamente al Settore Turismo e Cultura del Comune di Monza, ha compiuto il primo passo affinché il Comune di Pratola Serra aderisca all’Itinerario Culturale “Longobard Ways across Europe” e all’Associazione Longobardia, sottoscrivendo la manifestazione di interesse per l’Itinerario Europeo dei Longobardi.
Si tratta di un Itinerario Culturale Europeo secondo i criteri definiti dall’Associazione Longobardia, proponente ufficiale della candidatura presso l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Lussemburgo, un programma trans-nazionale in corso di sviluppo sotto gli auspici del Consiglio d’Europa (Itinerari Culturali Europei), un fil rouge turistico-culturale che collega tra loro Paesi e città europee, anche minori, di matrice storica o di significativa presenza longobarda testimoniata da evidenze storiografiche, archeologiche, museali, artistiche e monumentali, pittoriche, ecclesiastiche ed anche naturalistiche.
Il Consiglio d’Europa ha promosso l’istituzione degli Itinerari Culturali Europei proponendosi di favorire la reciproca conoscenza e la cooperazione dei Popoli d’Europa su tematiche di condivisione culturale. Il controllo sulle candidature e relative procedure e sulla continuità nel tempo delle attività collegate ai vari Itinerari spetta all’Institut Européen des Itinéraires Culturels con sede in Lussemburgo.
Il Sindaco Aufiero – “Ho seguito personalmente questo progetto fin dall’inizio e ora che si iniziano a muovere i primi passi, consentitemi di essere contento. Spero vivamente che si possa rispondere ai tanti scettici sull’accoppiata Cultura-Economia. La finalità, invece, è propria quella di aumentare la visibilità e la conoscenza dei territori tramite la propria storia, come nel caso dei Longobardi, attraverso questo progetto trans-nazionale. L’Europa ci ha dato ragione approvando, appunto, un programma definito ‘Itinerari Culturali Europei’. Capisco e ammetto che c’è un grande lavoro da fare, ma chi si vuole cimentare in politica deve farlo a 360 gradi, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 – oggi ancor più di ieri. I nostri cittadini chiedono soluzioni ai tanti problemi che ci assillano e i politici non possono pensare di spendersi parzialmente solo su tematiche a loro più care. C’è bisogno di energia, freschezza, dinamicità e apertura di pensiero. Aprirsi ad un mondo che sta cambiando velocemente ma che, nello stesso tempo, sta perdendo la sua cultura storica”.