Idea Irpinia presenta “Le pillole di #gianniromè”, Romeo: “L’uguale non esiste”
Presentato nel corso del primo appuntamento pubblico con Avellino di Idea Irpinia l'opera del giornalista Gianni Romeo. Presente il coordinatore dell'associazione Marcello Rocco.
Avellino - Questo pomeriggio, presso il Circolo della Stampa, l’Associazione Idea Irpinia ha presentato il testo scritto da Gianni Romeo “Le pillole di #gianniromè”. La presentazione rientra nel programma di iniziative pubbliche ad Avellino città previste dall’associazione; presente all’incontro, insieme all’autore, il coordinatore di Idea Irpinia Marcello Rocco: “La grande partecipazione vista oggi ci lascia ben sperare, Idea Irpinia esordisce con i suoi incontri pubblici in città nel migliore dei modi. Chi ben comincia è a metà dell’opera”.
Grande l’entusiasmo di Rocco, soprattutto a seguito della registrazione del marchio dell’associazione presso la Camera di Commercio: “La nostra idea di base si fonda sui principi di innovazione, democrazia, uguaglianza e ambiente, il nostro marchio li racchiude tutti. Fin dall’inizio ci siamo voluti caratterizzare – ha proseguito Rocco – per la promozione del made in Irpinia, la felpa che oggi indossiamo con il logo della nostra associazione è finalizzata alla trasmissione di un messaggio secondo cui, all’interno della nostra realtà territoriale, ci sono tante cose positive che spesso ignoriamo a causa della troppa attenzione che prestiamo a quelle negative. Siamo partiti – ha concluso Rocco – con la partnership con i ragazzi che hanno portato alla realizzazione di questa felpa che riteniamo importantissima al fine di promuovere il brand Irpinia e la speranza di vedere la nostra terra valorizzata e non più mortificata”.
Un’opera, quella di Gianni Romeo, profonda e ricca di significato che lo stesso autore ha sintetizzato con grande semplicità: “Il simile non è uguale e l’uguale non esiste, è questo il principio su cui si basano i pensieri raccolti nel mio scritto e che, a mio avviso, dovrebbe essere stimolo per evitare la massificazione. Non si può immaginare – ha concluso – di essere uguali a personaggi noti o a grandi intellettuali, ognuno di noi costituisce un unico inimitabile”.