Avellino – Tunnel e Mercatone, la nota dell’architetto Rossano
"Nel corso del breve sopralluogo ho potuto constatare come i nuovi infissi del Mercatone – lì messi solo da alcuni giorni – sono stati devastati. Segnalo la cosa ai solerti uffici comunali, che forse nemmeno sanno cosa stia avvenendo"
Avellino – “La vicenda del progetto esecutivo del Tunnel e delle sue tantissime varianti e dei progetti aggiuntivi -che altro non sono che varianti mascherate- si complica sempre più ed è probabile che tra poco si arrivi ad una nuova sospensione dei lavori per una ennesima variante. Da un veloce sopralluogo fatto nell’area più problematica del Tunnel (quella adiacente la farmacia Giliberti e l’inizio del ponte della Ferriera) si notano alcune tracce di vernice rossa che indicano il percorso che dovrebbe avere il sottostante Tunnel; il percorso tracciato in rosso contrasta con ogni regola del corretto costruire assi stradali, che dovrebbero avere armoniche curve; e ciò è tanto più grave in quanto si tratta di un percorso in galleria”, così l’architetto Claudio Rossano nella sua nota.
“Il Tunnel in tal punto - prosegue – sfiora l’edificio della Farmacia e la spalletta del ponte della Ferriera, seguendo il percorso della strada San Pompilio Pirrotti che è in fase di demolizione. Tale strada venne realizzata su pali armati ed oggi l’impresa sta demolendo tali pali. Per poter realizzare lo scatolare del Tunnel si dovrà necessariamente intervenire sul “muro andatore” del ponte della Ferriera. Tale muro assolve alla funzione di sostegno del terreno e di appoggio alle arcate terminali. Ed infatti l’ultima arcata trasmette alla spalla del muro anche una rilevante spinta orizzontale. Credo che nessun tecnico che comprenda qualcosa di “ponti ad arco in muratura” autorizzerà interventi di demolizione del “muro andatore” senza aver prima predisposto un adeguato sistema di protezione statica delle attuali arcate del Ponte della Ferriera. Ha la Sovrintendenza dato il suo parere a tale soluzione? O i pareri dati si riferiscono ai precedenti interventi? Sembra addirittura che ancora non sia stato concordato il piano delle interferenze con i diversi enti erogatori di servizio ( Sidigas , Enel,Telecom, Alto Calore, Wind, Fastweb ecc. ecc. che prima di spostare i loro cavi vorrebbero adeguati ristori economici ed assicurazioni dal Comune ). Se entro la fine del 2015 l’opera non verrà terminata e rendicontata il Comune di Avellino dovrà restituire i fondi alla Comunità Europea e tali costi ricadranno sugli incolpevoli cittadini di Avellino. Considerato il contorto iter seguito, che ha determinato un enorme spreco di risorse, spero che sull’intera vicenda intervenga l’Autorità Anticorruzione presieduta dal dott. Cantone e la stessa Procura della Repubblica di Avellino. L’aver apportato tante varianti ad un progetto esecutivo cantierabile è la prova provata che quelle progettazioni dell’era Galasso erano state eseguite in maniera non corretta e le stesse dichiarazioni di fattibilità dell’opera erano state rese in maniera inadeguata. Vorrà dare qualche risposta a questi quesiti il Responsabile Unico del Procedimento ing. Candela, che mai parla di tali gravissime vicende?”, conclude.