Tilt! – Gli eventi di venerdì 10 e sabato 11 Aprile

Selezioni Campania Arezzo Wave Love Festival

AREZZOWAVE2014BUFALO KILLpsychostage19 luglioAvellino – Questa settimana il Tilt! di Avellino sarà “LA” succursale campana di Arezzo Wave Love Festival.

Il locale avellinese infatti  vedrà esibirsi per due giorni (venerdì 10 e sabato 11 Aprile) tutti i gruppi campani che si contenderanno poi i posti per potersi esibire durante il ad “Arezzo Wave Love Festival”. Potremo così conoscere e votare tutti i gruppi emergenti della scena rock (ma non solo) campana e farli diventare protagonisti la prossima estate.

 Venerdì 10 Aprile si esibiranno dal Palco del Tilt: Tonia Cestari, The Exploders Duo, Gli Umani, Indubstry, Miriam in Siberia

 Di seguito una breve descrizioni degli artisti:

Tonia Cestari

Tonia Cestari, classe 90, è una cantautrice casertana. Nel 2009 un progetto scolastico le permette di registrare per la prima volta in studio. Nel 2010 ancora grazie alla scuola, Tonia prende parte al progetto “Veleno Fertile” dell’associazione Onlus Co2 Crisis Opportunity. Lo scopo è la realizzazione dell’ album “I nuovi mille” del rapper Lucariello.

Nel 2012 trascorre un periodo di studi all’estero, a Salzburg (AT) dove fonda la band provvisoria “The Rivers” formata da 7 musicisti di diverse nazionalità, nata su commissione dell’”Universitaet Salzburg” in occasione del 50° anniversario della fondazione dell’Università.

Nel 2013 il suo progetto prende forma con il chitarrista Gianluca Santangelo e la violinista Ilaria Venuto con cui partecipa a diversi contest musicali, festival ed eventi culturali.

Dal 9 al 14 Dicembre 2014 è stata “Artista della Settimana” di Mtv New Generation ed attualmente è allieva della terza classe di Mtv New Generation Campus.

Le sue influenze principali affondano radici nelle sonorità di Carmen Consoli, Elisa, Michelle Branch, KT Tunstall, The Beatles, Imogen Heap, Lene Marlin.

 The Exploders Duo

The Exploders Duo nascono nel tardo 2012 dallo strano incontro fra un pianista e un ingegnere chimico in un garage di Aiello del Sabato, nella provincia di Avellino.

Un incontro che porta l’uno ad imbracciare una chitarra elettrica, l’altro a percuotere la sua batteria, il tutto sulla scia della comune passione per il rock’n'roll e per un celeberrimo duo in particolare: The White Stripes. E’ proprio dal titolo della prima traccia (“Jimmy The Exploder”) dell’album d’esordio del duo di Detroit che proviene il nome della band.

 Gli Umani

Gli Umani, progetto musicale che nasce nella provincia di Avellino e che raccoglie la collaborazione di numerosi musicisti. Si chiama “Sagome” il loro primo ep ed è un itinerario in cui i suoni riescono a mettere a nudo le anime, senza pudori, inoltrandosi con semplicità alla scoperta dei sentimenti, quelli che fanno sentire vivi, un alternative rock che colpisce!Gli Umani sono una razza strana, composta da ipocriti e guerrafondai, la loro indole più primitiva è quella di sopravvivere e per raggiungere tale scopo farebbero di tutto, di tutto. Per gli umani l’estinzione è una soluzione impensabile, ma pensateci, se si ricominciasse da capo conoscendo gli errori nei quali potremmo ricadere, allora sarebbe tutto più facile. Quindi ora vivete spensierati, camminate tra la gente, soffermatevi sulla bellezza delle cose perchè ancora per poco potrete farlo. Gli umani sono sbagliati. Gli umani si estingueranno. Gli umani non esisteranno più.

 Indubstry

La fabbrica del dub,intesa non come una multinazionale senza scrupoli,ma più come un’impresa di carattere familiare dove il prodotto di denominazione origine controllata è la musica.La band ricerca nel Dub la chiave di lettura, miscelando sapientemente le caratteristiche di tutti i componenti. Melodie roots su fiumi di jungle, atmosfere cupe lacerate da chitarre affilate, muri elettronici piegati al volere del basso. Tutto rigorosamente suonato.Nel 2012 “push” il disco d’esordio con l’etichetta suonivisioni con la produzione artistica di Madaski( Africa Unite ).

 Miriam in Siberia

I Miriam in Siberia sono una band hard/psych campana (Aversa, CE). Quando la loro amica Miriam partì per la Siberia (per una sorta di Erasmus, pare…), le possibilità immaginifiche di un viaggio in Siberia si trasformarono in una band. Arriva nel 2009 il debut “Il Suono del Phon”, un album introverso, malinconico, tormentato nella genesi e nel sound, che alterna momenti indie a pezzi lenti dominati da organi e chitarre scure e che cattura ampie attenzioni e consensi della critica. Nel 2011 arriva il secondo disco “Vol. 2”, che segna una netta svolta stilistica: un disco energico, psichedelico, heavy ed offre un territorio completamente nuovo per i brani del gruppo.

 Sabato 11 Aprile si esibiranno dal Palco del Tilt:  Retrò Maison, Titoli di Coda, Reverse, Povero Albert, Freak Opera, Due minuti d’odio

 Retrò Maison

I Retrò Maison nascono nel freddo inverno del 2009 da un idea di Domenico Lizza, Cristiano La Selva e Fabio Pisaniello. La combinazione delle variegate influenze musicali, nonché delle diverse personalità dei 3 musicisti è la chiave di volta per il gruppo che riesce a fondersi con estrema naturalezza. Le numerose dissonanze, le grida isteriche e l’incessante spinta ritmica sono legate da una delicata introspezione e un’attenta analisi su ciò che ci circonda, sul passato, le esperienze di vita e i ricordi che portano, talvolta, alla quiete dell’animo. Dopo numerosi sacrifici il gruppo è riuscito a pubblicare, in modo del tutto autonomo, il suo primo lavoro discografico grazie anche alla collaborazione dell’amico e batterista Giuseppe Lamberti. “Distillati vari” non è solo l’espressione dei Retrò Maison, è soprattutto il loro passato, gli sforzi del presente e si spera, il loro futuro. La loro musica spazia dal vecchio al post moderno, dall’indie all’elettronica, dall’analogico al digitale.Il tutto viene amalgamato in chiave sperimentale/futuristica, senza trascurare il calore tipico del suono sintetizzato retrò/vintage anni 50/70.

 Titoli di Coda

Titoli di Coda è un progetto di musica leggera italiana che nasce nel 2009 da un nucleo composto di due chitarre e una voce: Alberto Santaniello ( chitarre elettriche), Marco D’Anna (classica e acustica), Irene Scarpato (voce). La band nel 2013 si aggiudica il premio S.i.a.e. con targa al miglior autore, consegnato dal maestro Mogol, nell’ambito del festival “Senza Etichetta” tenutosi a Ciriè (To). Sempre nel 2013 la band vince il Premio Bruno Lauzi col brano “Se ci fosse l’amore”, nella splendida cornice di Anacapri in cui va ad Irene anche il premio Cora per la migliore interpretazione femminile. Approdano in finale nel mese di settembre dello stesso anno a “Palco Libero” al Trianon, importante teatro nella città di Napoli dove ottengono un ottimo successo di pubblico e critica.

 Reverse

La band “Reverse” nasce nel giugno 2014 dall’incontro fortuito su di un forum tra il chitarrista Emanuele Cipolletta (Manu) e il bassista Rodolfo Tutella (Rudy). I Reverse hanno iniziato da subito a comporre brani inediti, sia sfruttando arrangiamenti vecchi del cantante Peppe, e sia costruendo insieme nuove dimensioni sonore. Le varie influenze musicali maturate da tutti i membri del gruppo nel corso degli anni precedenti, hanno contribuito alla formazione di un sound unico, fortemente fondato nell’Alternative Rock. La scelta di utilizzare testi in italiano è dettata dalla volontà dei membri del gruppo di rivoluzionare il panorama musicale italiano.

 Povero Albert

Band nata nel 2009, a metà strada tra Caserta e Santa Maria Capua Vetere accomunati dalla passione per un certo tipo di sonorità ma forse ancora di più per un particolare tipo di approccio alla musica, una mentalità comune che percorre tappe controverse, come il consapevole rifiuto di considerare l’arte un fenomeno assoggettabile alle attuali leggi di mercato, alle asfissianti strategie del marketing moderno che è il principale responsabile della morte della libertà d’espressione, quella che ogni forma d’arte dovrebbe garantire sopra ogni cosa.

 Freak Opera

La band è composta attualmente da sei elementi più un medico condotto: Rocco Traisci (voce), Claudio Cesarano (chitarra), Ilaria Scarico (Basso), Mario Paolucci (chitarra elettrica), Dario Patti (violino), Vincenzo Miele (batteria), Antonio Mosca.

Il gruppo si esibisce in uno spettacolo che alterna il rock al teatro-canzone. Un mix di testi ironici e brani d’autore, con sonorità e stili musicali ‘componibili’ all’interno dello stesso brano: un’ora di spettacolo con racconti dove si alternano personaggi ambigui e solitari, come il guidatore suicida, il barista ricattatore, il nottambulo professionista, l’indebitato cronico, il creditore arrogante, l’amante tradito e traditore… Si definiscono ‘cantanti di cantina’, tout court, “buoni davanti ad un bicchiere di vino e al servizio h24 di persone solitarie”, tra atmosfere che alternano ballate folk, tinte jazzy, bossanova e attitudine punk.

Due minuti d’odio

Due minuti d’odio è un progetto che (adottando come nome un importante passo di 1984 di George Orwell) sorge dalle ceneri dei Peacebreakers, rock band napoletana attiva dal 2004.

La band nasce a Napoli in uno dei tanti garage sottratti alle automobili e trasformati in laboratori di suoni e sogni. E’ infatti da quasi dieci anni che il gruppo gira l’Italia proponendo le sue canzoni rigorosamente cantate in italiano d’un genere che è perfetto punto d’incontro tra musica d’autore e punk rock genuino e d’impatto, tra il buon testo riflessivo e stimolante , che però nel corso del tempo ha su-bito l’influenza di molta altra musica: il punk rock d’autore dei Peacebreakers approda, infatti, al nuo-vo progetto Due minuti d’odio condito di musica moderna ed elettronica, rendendosi ancor più coinvolgente e accattivante e realizzando uno stile tipico e personale.

Nel 2015 la band lancia l’album “Rovinati”,i testi, ispirati al contesto contemporaneo attraverso il quale l’uomo post-moderno da insofferente e reattivo è reso in-differente e impotente, si distendono su solide tracce rock impregnate di musica pop ed elettronica.

Source: www.irpinia24.it