Teatro D’Europa parte “Per chi non si rassegna”

Sabato 28 marzo alle 20.30 e domenica alle ore 19.30 omaggio a Peppino de Filippo due atti unici Don Rafaele 'o trombone e Cupido

foto 2Al via la Rassegna di Primavera del Teatro d’Europa di Cesinali “Per chi non si rassegna” con il primo spettacolo in Cartellone della Compagnia Teatro d’Europa sabato 28 marzo alle 20.30 e domenica alle ore 19.30 omaggio a Peppino de Filippo due atti unici Don Rafaele ‘o trombone e Cupido scherza e spazza con Angela Caterina e Luigi Frasca che ne ha curato la regia, inoltre con Carlo Simeoni, Alessandro Pagliaro, Rossana Cardinale, Alessandra Iannone, Antonio Mazzocca, Alba Dello Russo, Marco Lombardo, Giandomenico Coppola, Antonio Serpico, Paolo Prezioso, direttore di scena Carmela Pisano etecnico audio/luci Alberto De Vita.

«E’ nostro intento” dichiara il regista Frasca valorizzare (nel nostro piccolo) quel  prezioso patrimonio culturale legato ad un caposaldo della tradizione teatrale napoletana, quello della farsa. La farsa si sa, al di là dell´apparente leggerezza ha bisogno, per essere efficace, di seguire regole molto precise. Vero e proprio meccanismo ad orologeria, la farsa necessita di tempi rigorosi e di ritmi sostenuti che ne fanno un genere tutt´altro che facile, che affonda le sue radici nella gloriosa tradizione della Commedia dell´Arte. Uno spettacolo da non perdere e divertimento  è ASSICURATO!”  

Cupido scherza e spazza e Don Raffaele ´o trombone, risalgono entrambi ai primi anni trenta, epoca in cui i tre fratelli De Filippo (Peppino, Eduardo e Titina) si unirono nella Compagnia del Teatro Umoristico che grande successo riscosse in tutta Italia per oltre un decennio. Due storie semplici basate sull´equivoco e il malinteso, ma nelle quali ciò che conta veramente è il contesto e la costruzione del carattere dei personaggi. Tema dominante la miseria e la precarietà della vita quotidiana. Argomenti tragici che la tradizione teatrale napoletana esorcizza, appunto, attraverso la farsa.

In Cupido, “l´eroico” spazzino Vincenzo Esposito (ha restituito alla Direzione Generale della Nettezza Urbana una busta con diecimila lire ritrovata nella spazzatura, evento per il quale riceve congratulazioni e festeggiamenti non proprio sinceri) scopre che la moglie intrattiene una tresca “plutonica” con il “caporale” addetto alla sorveglianza degli spazzini nella sua zona. Costretto suo malgrado a difendere il proprio onore viene aiutato da una circostanza fortuita, l´irruzione di un creditore, con il quale il “caporale” ha contratto da tempo un debito non ripagato, il quale fa valere le sue ragioni malmenando il “caporale” stesso, azione di cui Vincenzo Esposito riesce ad attribuirsi il merito, salvando così la faccia con parenti e vicinato.

Don Raffaele ´o trombone, invece, racconta di un musicista squattrinato, che vive in miseria con moglie e figlia ma che, credendosi un grande artista incompreso, rifiuta ogni possibile altra attività lavorativa. Ma la visita inaspettata di un bizzarro personaggio gli farà credere, per un momento, di aver risolto tutti i suoi problemi dando corpo, più che alle sue speranze, alle sue patetiche illusioni. Piccole “tragedie minimali” girate in farsa, quindi, dove le componenti caratteriali dei personaggi si esasperano nel grottesco, e il linguaggio viene forzato fino ai limiti nel collaudatissimo meccanismo delle storpiature e degli equivoci, delle assonanze e dei malintesi, degli stravolgimenti e delle allusioni.

 

 

Source: www.irpinia24.it