Info Irpinia: “L’appuntamento regionale potrebbe sciogliere il nodo della questione trivellazioni”

Le oltre 20.000 firme raccolte contro la minaccia della caccia all oro nero in Irpinia saranno presentate domani in Regione.

Logo_Info_IrpiniaAvellino – Continua instancabile il lavoro di Info Irpinia sul territorio. Ieri sera alla Casina del Principe, Francesco Celli insieme alla Pro Loco, ha presentato una conferenza in merito al  delicatissimo problema delle trivellazioni nel nostro territorio.

Il giovane Celli non si è soffermato troppo sul lungo iter storico della questione, del quale ha invitato tutti a informarsi autonomamente, ricordando: “Il Progetto Nusco risale al 2002. La faccenda è rimasta taciuta e bloccata per 8 anni, quando poi è diventato Presidente della Campania Caldoro e si è ricominciato a parlarne, sino ad oggi che siamo alla deriva di un pericolo reale, per il quale abbiamo ritenuto di dover intervenire, prima di aspettare il risultato del ricorso alla Corte Costituzionale effettuato da Pietro Foglia.

Abbiamo raccolto più di 20.000 firme, come comitati e persone semplici, e lunedì 16 le porteremo in Regione. Sono piuttosto fiducioso, credo sia un momento importante perché siamo vicini alle elezioni e questa potrebbe essere per Caldoro una ghiotta occasione per ottenere consensi. Si sa la partita se la giocano lui e De Luca, per il quale credo che il Governo troverà un escamotage che gli consenta di correre nella competizione. Lo sblocco del turn-over sanitario è arrivato in un momento chiave, magari la stessa sorte toccherà alle nostre richieste e allontaneremo concretamente il fantasma trivellazioni”.

Entrando nel vivo della discussione sullo sfruttamento del territorio irpino il rappresentante di Info Irpinia ha continuato: “La vicenda non coinvolgerà solo Gesualdo, ma l’Irpinia tutta, perché si tratta di un modo erroneo di concepire il territorio e le sue concrete possibilità. Esiste un altro sviluppo, al di fuori della caccia all’oro nero, ed è quello del potenziamento del settore agro- alimentare, degli investimenti sulle risorse di questa terra, ripartendo dalla tutela delle culture locali”.

Dopo Francesco Celli è intervenuto Sabino Aquino, geologo, a dare sostanza tecnica alle preoccupazioni dei no triv. “Dare il via libera alle trivellazioni a Gesualdo significa andare a intaccare il piede della montagna coinvolgendo con esso la falda acquifera e gli stessi percorsi carsici-  ha spiegato Aquino-  Sappiamo già dal ’94 che metanodotti e trivellazioni sono impensabili in un territorio dove sussiste la presenza di un bacino imbrifero di rilievo, nonché il fenomeno sismico.”

Unavera e propria relazione sulla salute è stata presentata a seguire da Franco Mazza dell’Isde, che ha raccontato il dramma costituito dallo sviluppo dei tumori a causa della crescita degli agenti inquinanti.

“L’idrogeno solforato delle trivellazioni provoca disturbi respiratori e può comportare edema polmonare. Le polveri sottili rilasciate sono capaci di modificare la struttura del Dna– ha asserito Mazza -  Le trivellazioni non sono un colpo al cuore solo alla terra del Principe dei Musici ma all’Irpinia in toto”.

Tra le file dei gesualdini no triv è intervenuto Carmine Cogliano: “Gesualdo è solo l’inizio. Chissà dove sarà il prossimo pozzo. Il nostro compito è quello di sensibilizzare tutti, al di là delle lotte occasionali di partito. Bisogna riportare in auge l’Irpinia, perché è troppo tempo che manca gli appuntamenti importanti”.

Ha concluso la serie di riflessioni Roberto D’agnese, in qualità di rappresentante della tradizione della tarantella montemaranese, sottoponendo ai presenti proprio l’importanza della tutela delle ricchezze immateriali e della salvaguardia di tutte le culture. “Puntiamo a un’economia che metta al centro le qualità e le enormi potenzialità della nostra terra. Promuoviamo il turismo, che da sempre è un grande attore economico nelle nostre realtà”- ha proposto congedandosi D’Agnese.

Insomma quello di ieri è stato un pomeriggio intenso, ricco di spunti e di informazioni che dovrebbero indurre ognuno di noi a lottare perché l’Irpinia non diventi suolo di brutale sfruttamento, ma concorra insieme ad altre realtà alla realizzazione di un piano economico sostenibile e rispettoso delle invidiate risorse della nostra terra.

A sostegno della campagna informativa di sensibilizzazione la Pro loco si è occupata della produzione di un fumetto sull’ambiente. Si tratta della storia di una nocciola che vive in un ambiente inquinato e si ammala. Si procederà presto alla distribuzione gratuita del fumetto in tutte le scuole.

Source: www.irpinia24.it