UIL – I dati dell’occupazione in Irpinia e nel Sannio sono allarmanti

Si riapre tavolo per il Patto dello Sviluppo

uilAvellino“Si riparte con il tavolo del patneriato locale per il Patto dello Sviluppo il prossimo Venerdi 13 Marzo . Per non correre rischi di strumentalizzazioni elettorali, si è condiviso di concentrasi di volta in volta su singole iniziative e linee di sviluppo, anche per poter meglio analizzarne le evoluzioni e soprattutto l’efficacia”. E’ quanto afferma la nota del Segretario Generale Uil Avellino Benevento Luigi Simeone. Difatti, continua Simeone, “la UIL ha posto e riproporrà un problema di merito rispetto all’evoluzione del confronto, perché una volta che il Tavolo ha individuato, sostenuto e perfino rivendicato l’investimento, l’approccio dei soggetti competenti o comunque attuatori del progetto, vede troppo spesso, se non sempre, esaurirsi ogni forma di confronto, che nei fatti impedisce alle parti di poterne monitorare il processo di crescita, la qualità della gestione e soprattutto le ricadute economiche ed occupazionali che continuano incomprensibilmente al languire nel deserto della crisi.”

 “I dati dell’occupazione, del monte salari e perfino del numero delle imprese edili negli ultimi anni non si sposa con la quantità di risorse annunciate e nemmeno con quelle spese, tali da comprendere gli annunci delle grandi attenzioni destinate alle aree interne del Sannio e dell’Irpinia” è quanto dichiara il Segretario Generale Simeone.

I dati sono allarmanti prima che di difficile concordanza con gli annunci di strabilianti attenzione al territorio. Difatti dallo studio dei dati della Cassa Edile forniti dalla Categoria Feneal UIL, Avellino registra un calo del 42% degli occupati con meno 3000 posti negli ultimi cinque anni e una perdita del monte salari del 47%. A Benevento si registra un calo del 43% degli occupati con meno 1300 posti nell’ultimo quinquennio e una perdita del monte salari del 42%; Insomma nelle due province abbiamo avuto un taglio di salari pari a 49 Milioni di euro, salari che si riducono del 49%, di 7 punti superiori rispetto alla media regionale (- 42,74%) già di per sé drammatica e se dovesse essere vero che negli ultimi cinque anni sarebbero arrivati in Irpinia un miliardo euro vi è da chiedersi dove siano finiti, visto che nessuno se ne accorto e questo induce a pensare che si creano non pochi problemi di legittimità almeno per chi queste cose le dovrebbe sapere. “Ripartire con il tavolo per lo sviluppo – continua la nota UIL- dovrà essere primariamente utile a verificare durante tutte le fasi operative le modalità e la caratteristica dell’occupazione che non può continuare ad essere una variabile indipendente dai processi di sviluppo, che per essere condivisi devono chiarire e rendere trasparenti i modelli, le quantità e la qualità della nuova occupazione che deve essere la linea guida del confronto”.

“Diversamente – conclude Simeone- il rischio di campagne immagginifiche e di strumentalizzazioni elettoralistiche sarebbe reale ed anche abbondantemente sostanziato e Sindacato non potrà prestarsi a questa logica.”

Source: www.irpinia24.it