Avellino – Cigl contro lo spreco e i soprusi nel Servizio IdricoIntegrato

Domenica 15 Marzo gazebo a Solofra P.zza Umberto con raccolta firme per la proposta di Legge di Iniziativa Popolare sugli Appalti

cgilAvellino – Acqua,invariabilmente, si parla della sua essenzialità e bene assoluto, salvo poi utilizzarla, consumarla senza regole, che pure sono previste, in quasi tutti i paesi del mondo anche quelli meno avanzati seppur con controlli “variabili” per via delle tante corruzioni che in base alla latitudine sono più o meno intense.

Faccio questa premessa per arrivare alla Campania, alla provincia di Avellino che ha in se tutte le contraddizioni prima dette, con un bacino imbrifero tra i più grandi del Sud Italia, con sorgenti, falde, fiumi e dighe, fondamentali per l’EcoSistema, i cittadini e l’economia con i sistemi di sviluppo a cui vorremmo far riferimento nei prossimi anni.

Le discussioni per uscire dalla crisi per me, ma non solo fortunatamente, devono puntare a un sistema sostenibile, anche cambiando i paradigmi economicisti, finanziari degli ultimi anni, e quindi progredire, migliorare, con le risorse e beni, che abbiamo sul nostro territorio, e dico sul territorio, volutamente in quanto le trivellazioni, quindi sottosuolo, non sono attuali e praticabili.

Detto questo, voglio dire che sull’Acqua, o Servizio IdricoIntegrato, stiamo passando dalla farsa alla tragedia e mi spiego meglio:

  • La Riorganizzazione da parte della Regione Campania degli ATO con la struttura di missione, sottrae la risorsa alle comunità locali, apre ai privati, elude il risultato referrendario sui beni comuni e sull’acqua in particolare!
  • Depurazione civile, Reti fognarie incomplete, reti potabili fatiscenti; Consorzi ASI con insediamenti produttivi quasi tutti a ridosso corsi d’acqua, fiumi, Ofanto, Sele, Sabato, Solofrana… hanno gli impianti di depurazione da sistemare ed efficientare in tanti casi, sversamenti illegali incontrollati che seppur denunciati agli organismi preposti restano lettere morte;
  • Captazioni delle acque potabili da parte di AQP, ABC,ACS, GORI…. con irdoprelievi particolarmente alti che mettono a rischio la tenuta delle falde;
  • Falde inquinate in profondità come nell’Area Solofrano-Montorese da agenti chimici e da oltre un anno non si procede alla carattterizzazione e quindi al disinquinamento ma si procede nel lasciare i pozzi, falda, inquinati e si punta da un lato a fare un ulteriore acquedotto che dovrà drenare acqua potabile da zone in cui l’idroprelievo è già rilevante, per l’altro si fanno le vasche di laminazione senza sistemare a monte l’alveo e a ridurre gli sversamenti illegali…..
  • Dissesto idrogeologico …..

In questo scenario e per questi temi, come FILCTEM CGIL siamo impegnati, con raccolta firme per la proposta di Legge di Iniziativa Popolare sugli Appalti, per ridurre la frammentarietà delle filiere, anche conciaria, per evitare i suprusi, la corruzione e l’illegalità insisti nel sistema degli appalti, ripristinando la responsabilità solidale nel pubblico e nel privato, tutelando così lavoratrici e lavoratori. E continuare la raccolta firme per lo screaning sanitario della popolazione Solofrano_Montorese  Domenica 15 Marzo gazebo a Solofra P.zza Umberto.

Mercoledì 18 Marzo è convocato il Direttivo FILCTEM CGIL presso la sede della CGIL Avellino per discutere sui decreti attuativi JobsAct e acqua anche in vista del 22 Marzo Giornata Mondiale per la Tutela dell’Acqua!

Chiarisco, a tutte e tutti, che l’impegno profuso è di tutta la FilctemCGIL Avellino,per sensibilizzare le istituzioni e la Regione Campania, sensibile solo ai privati e che risponde solo a progetti “politico-clientelari”. Per non essere distrutti potremmo far nostre le parole di un nostro concittadino, Vinicio Capossela, che nella canzone Santissima dei Naufragati dice:
Matri mia, salvezza prendimi nell’anima, il tempo stremava, l’arsura ci cuoceva
parlavamo alle vare e il silenzio dal mare e il legno cedeva all’acqua suo pianto
la vela cadde, la sete ci asciugó acqua, acqua, acqua in ogni dove e nemmeno una goccia, nemmeno una goccia da bere e gli uomini spegnevano, spegnevano il respiro
spegnevano la voce, nel nome dell’odio che tutti ci appagó, il cielo rigó di sbarre il suo portale il volto di fuoco, dentro imprigionó lo spettro vedemmo venire di lontano venire per ghermire, nero di dannazione vita e morte, vita e morte era il suo nome ……”

“Affinchè l’Irpinia ricca del Bene ACQUA, circondata del bene acqua, non arrivi ad invocar la morte perchè l’Acqua inservibile……, penso che si debba riscoprire il significato originale della parola “crisi” che, sebbene comunemente utilizzata per indicare periodi di particolare difficoltà, in realtà esprime anche un concetto etimologico positivo, derivando dal greco krino [separare, valutare, giudicare], dovrebbe farci pensare ad un momento di riflessione, di valutazione, di discernimento, che può rappresentare il presupposto necessario per un miglioramento, per una rinascita, per un rifiorire prossimo.” afferma Franco Fiordellisi

 

Source: www.irpinia24.it