Avellino – L’Usb, l’Unione Sindacale di Base della Federazione provinciale di Avellino, esprime la propria soddisfazione per l’eccellente successo ottenuto alle votazioni per le Rsu nel pubblico impiego nel settore sanità. Un grandissimo risultato è stato conseguito presso l’Asl Avellino, dove sono stati eletti cinque rappresentanti dell’Usb (Sergio Di Lauro, Edoardo Barbato, Lidia Rinaldi, Emilio Medugno, Giovanni Venuta), superando la Cgil che diventa il terzo sindacato sia in termini di voti sia in numero di delegati eletti.

“Infinitamente grazie, il vostro impegno ha determinato la nostra vittoria! – così ha esordito Sergio Di Lauro, segretario aziendale presso l’Asl Avellino e primo tra gli eletti della sigla sindacale, per ringraziare a nome di tutti i candidati chi ha espresso il proprio consenso alla lista dell’Usb – E’ facilmente dimostrabile che il risultato sia unico e senza precedenti per una sigla autonoma. Al contrario di chi va dicendo in giro di aver vinto e di cui poco o niente conosciamo la voce nelle sedute di contrattazione. Noi siamo una sigla sostanzialmente nuova all’interno del nostro territorio Asl, che conta circa 150 elettori in meno rispetto alla zona nord dell’azienda, poi vanno aggiunti oltre 100 dipendenti che, per motivi vari, non si sono recati alle urne. Abbiamo chiesto il voto con educazione, senza alcuna pretesa, senza interferenze esterne. Non siamo stati e non vogliamo essere quelli che chiedono incontri riservati al fine di risolvere problematiche, che spettano alla delegazione Rsu nella sua interezza. Perché farlo di nascosto? Non temiamo il confronto con nessuno – ha concluso Di Lauro –, perché l’esperienza di alcuni eletti, unitamente ad altri componenti Usb che si stanno formando, riesce a darci una sicurezza unica”.

Particolarmente soddisfatto anche il coordinatore provinciale Usb, Edoardo Barbato, che ha voluto dichiarare quanto segue: “Ad Avellino, l’Usb Pubblico Impiego, registra complessivamente un forte avanzamento di voti e di eletti, confermandosi l’unica alternativa credibile al vecchio sistema concertativo. Le liste Usb raggiungono percentuali di assoluto riguardo per l’evidente radicamento locale delle lotte nazionali condotte contro la precarietà, contro le dannose riforme del lavoro e della pubblica amministrazione, per lo sblocco dei contratti nazionali e integrativi in ogni comparto. Se, come sembra, si confermeranno i dati assolutamente incoraggianti giunti fino ad ora, diverrà evidente a chiunque che le lotte e le iniziative di tutela dei diritti dei lavoratori pubblici, messe in campo a livello nazionale e territoriale dall’Usb, hanno convinto decine di migliaia di lavoratrici e di lavoratori a sostenere convintamente le nostre liste e i nostri candidati in tutti i comparti. Nonostante l’ostracismo manifesto da parte delle amministrazioni e soprattutto da parte delle confederazioni complici”.     

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