Viaggio in Irpinia: Benvenuti a Lauro terra antica e fiera

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panoramica_del_castello_da_nordContinua il viaggio ‘domenicale’ tra i paesi d’Irpinia: attraverso luoghi senza tempo, in cui il cammino della Storia è impresso e lascia traccia in ogni dove. Oggi siamo a Lauro, nella bassa Irpinia  qui, bastano pochi passi e  un impareggiabile patrimonio artistico/culturale ti cattura l’animo e lo sguardo.

Una Terra attraversata dalla musicalità di suoni e sapori antichi. Paesaggi in limine, sospesi tra la Realtà e la Rappresentazione: la vista sul Vallo di Lauro è incantevole e la dimensione della sua Bellezza è quasi onirica. Miti e Tradizione popolare narrano di una origine sannitica della cittadina, risalente al I secolo d. C.

Si hanno testimonianze dell’ epoca romana in un’epigrafe del I secolo d. C . Nella terra di Lauro  si ammirano ancora colonne con capitelli  dell’Età Flavia (I /II sec) . Resti di epoca romana sono reperibili ovunque. Dello splendore romano è testimonianza  la Villa Romana, estesa su tre livelli, con grande impianto termale  e ninfeo di decorazioni musive, con evidenze architettoniche e iconografiche che si estendono dal I sec. a.C al I sec. d.C.

Il Medioevo si  innesta poi sulla romanità e si edifica  sulle vestigia romane:  il castello fu costruito  nel X secolo, quando cominciò a diffondersi come riferimento anche toponomastico il Castel Lauri, ad indicare il paese stesso, il cui prestigio aumentò  proprio per la presenza di un feudatario nel suo territorio

Di medievale rimane anche  la struttura  di Via Terra e tracce di alcuni palazzi . E, ancora la struttura della cittadella che si stringe attorno, e ai piedi del Castello racchiusa nella cinta muraria. Molto consistenti sono le tracce rinascimentali,caratterizzate soprattutto dal famoso Palazzo Cappellani.  Agli inizi del 1600 sorse la Chiesa del Carmine, l’attuale parrocchiale di Lauro ed altri palazzi. In tempi più recenti è stato costruito il Canalone, che convoglia le acque piovane precipitate dai monti.

Ogni secolo ha ,dunque, lasciato in Lauro impronte di rilievo e il cammino della Storia continua. Lauro ha dato i natali a Umberto Nobile, personalità di rilievo dell’Aeronautica italiana: Nobile, ingegnere di eccellenza, per più di un trentennio fu docente universitario, poi direttore dello stabilimento militare di Costruzioni Aeronautiche, generale del Corpo del Genio Aeronautico. Pilotò l’aeroplano che per primo raggiunse il Polo Nord e trasvolò due volte il Polo in dirigibile.  Nel 1915 cominciò ad occuparsi  di costruzioni  aeronautiche e progettò due dirigibili: nel 1926, proprio a bordo del Norge, da lui progettato, atterrò in Alaska insieme all’esploratore norvegese Amundsen, con una impresa quasi  titanica, di 5300 ore di volo ininterrotto.

Nel 1928 Nobile – come comandante dell’Italia  -  diresse una nuova spedizione in Polo Nord: il dirigibile subì uno schiantò sul ghiaccio, sbalzò dieci uomini fuori riprendendo poi quota con i 6 componenti restanti, di cui non si ebbe più traccia. I superstiti riuscirono invece  a sopravvivere, anche  grazie  a quanto dal dirigibile era stato lanciato : cibo, radio e la famosa Tenda Rossa , in cui essi si adattarono fino allo giungere – un mese dopo -  dei soccorsi:  Umberto Nobile si salvò, ma morirono ben 8 componenti dell’equipaggio.Lauro ha dedicato un Museo a questo illustre figlio della sua  Terra: il Palazzo Pignatelli (sec. XVI). Fiero e maestoso, poi, si erge  il Castello Lancellotti , su una rocca costellata da alberi secolari.

Lauro è davvero uno scrigno di bellezza: da non perdere e da visitare. Da gustare e assaporare, nella bontà dei suoi piatti tipici locali : pasta alla melanzana e alici, agnello al forno, dolci di ogni tipo e ottimo vino lauretano

di Raffaella LUISE

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