Atripalda – Domenica Libera ricorda Peppino Impastato

L'appuntamento al convento di S.giovanni Battista

Radio AutAtripalda - Nuovo appuntamento ad Atripalda per la rassegna “L’irpinia in cammino per la speranza – 100 passi verso il 21 marzo” messo in campo da Libera Avellino e dalle tante associazioni che collaborano sul territorio.

Domenica 1 Marzo, il costituendo presidio di Libera Atripalda ricorda la figura di Peppino Impastato, un giornalista, attivista e poeta italiano, noto per le sue denunce contro le attività mafiose, vittima di un attentato il 9 maggio 1978.

Alle 19.00 presso il convento di San Giovanni Battista di Atripalda, si svolgerà lo spettacolo teatrale “Radio Aut”, liberamente ispirato alla vita di Peppino Impastato, curato da alcuni dei  ragazzi del posto e messo in scena dalla compagnia teatrale “Qui rido io..” con la collaborazione dei componenti  del nascente presidio atripaldese.

Sarà un momento dedicato alla memoria e alla celebrazione di quei valori, che hanno reso immortale la storia del giornalista siculo, e proprio da questo sceneggiato  i presenti potranno vivere una serata di confronto, da cui potrà essere tracciato un nuovo percorso di speranza.

“La mafia, una montagna di merda” è lo storico titolo di un articolo scritto da Peppino per il giornale “L’idea socialista”, e di questo ne sono convinti anche i giovani atripaldesi, che hanno deciso di concentrarsi sulla sua figura, per poter aprire un dibattito sull’importanza dell’omertà  per le mafie. Volendo ricordare a tutti che il silenzio è dolo, e che il nostro silenzio porterebbe il cancro mafioso al potere.

Inoltre “Radio Aut” sarà anche un’ottima occasione per festeggiare gli obiettivi raggiunti in questo anno di lavoro per il costituendo presidio atripaldese, che si è avvalso della collaborazione del Gruppo Scout Atripalda I, della Pro Loco di Atripalda, dell’associazione Giancarlo Imbimbo, del Forum dei giovani di Atripalda, dell’Istituto Comprensivo di Atripalda e dei tanti giovani cittadini stanchi dell’indifferenza e delle ingiustizie sociali.

Source: www.irpinia24.it