Cisl – Lucci e Buonavita a Caldoro: “basta tagli ai fondi contrattuali sanitari”

“si ritorni al rispetto delle norme”

FOTO 3 BANDIERA CISL“La CISL da tempo ha evidenziato che il difficile percorso di risanamento del debito sanitario, che finalmente ha visto il pieno rientro della Regione Campania nei parametri richiesti, chiudendo il bilancio con un avanzo di esercizio, dovesse essere accompagnato da una politica di rilancio e di investimento a partire dalla riduzione dei costi impropri e degli sprechi. E’ giunto il momento di ridisegnare un vero e sostenibile progetto di rilancio della sanità e dei servizio socio-assistenziali partendo dalle difficoltà che incontrano le aziende nel rendere servizi adeguati ai fabbisogni dei cittadini, soprattutto in costanza delle carenze di organico e del depauperamento dei fondi contrattuali”, è la posizione del segretario Generale della CISL Campania  Lina Lucci e del Segretario Generale della CISL FP Doriana Buonavita.

“Nella nota inviata al Presidente Caldoro abbiamo evidenziato che  la legge di stabilità 2015 interviene con l’ art 21 sul pubblico impiego spostando fino al 31 dicembre 2015 il blocco dei ccnl e delle indennità di vacanza contrattuale, ma non reitera, tra l’altro, le prescrizioni dell’art 9 comma 1 dello stesso dl 78, ovvero il blocco del trattamento accessorio complessivo dei singoli dipendenti e il blocco degli effetti economici delle progressioni di carriera per il personale contrattualizzato e non contrattualizzato (3 e 4 periodo sempre del comma 21 art 9 i cui effetti terminano nel 2014).

Ne deriva che, se non è prorogato il blocco del trattamento accessorio ex dl 78, il fondo del 2015 può essere incrementato mediante gli strumenti contrattuali ante blocco per cui tutti i decreti regionali campani che sinora hanno tagliato in maniera eccessiva il fondo dei cessati e sono intervenuti sulla contrattazione decentrata e sulla costituzione dei fondi aziendali devono essere rivisti.

Vale la pena di ricordare che le motivazioni che hanno indotto anche la CISL a chiedere ed ottenere la sospensione del decreto regionale 106 (ultimo della serie sulle linee guida per la rideterminazione dei fondi contrattuali) trovano fondamento proprio nella Legge di stabilità 2015 n° 190 del 23 dicembre 2014 che sblocca le norme sulla contrattazione decentrata, le risorse del trattamento accessorio, le progressioni economiche e le modalità di determinazione dei fondi contrattuali  previsti dall’art. 9 comma 1 e comma 2-bis DL 78/2010 convertito in legge 122 e successive modificazioni.

Abbiamo, pertanto, chiesto di riaprire il confronto al tavolo regionale  sulla corretta costituzione dei fondi per l’anno 2015 in tutte le aziende sanitarie e ospedaliere  e di ricondurre la discussione in merito all’utilizzo dei fondi contrattuali nell’alveo del rispetto del CCNL e della intervenuta Legge di stabilità”, concludono Lucci e Buonavita.

Source: www.irpinia24.it