Maraia: Il progetto pilota della neonata Città dell’Alta Irpinia e i cattivi maestri

Giovanni MaraiaIl Ministero dell’Economia e delle Finanze sta pensando di intervenire per lo sviluppo delle zone interne dell’Italia con un nuovo strumento “il Progetto pilota”, i cui bandi relativi alla programmazione saranno pronti per fine anno. 

L’idea del nuovo ed ennesimo strumento di sviluppo per le zone interne ha prodotto la nascita del Progetto Pilota della Città dell’Alta Irpinia , che aggrega circa 24 Comuni . 
È’ prioritario , se si vuole seriamente determinare vero e reale sviluppo,delle zone interne con il Progetto pilota , analizzare correttamente la gestione degli svariati strumenti di sviluppo che hanno interessato, negli ultimi trent’anni ,  l’Alta Irpinia e altre zone interne della Campania e della Basilicata 
Gli ingentissimi fondi per l’industrializzazione e la ricostruzione delle leggi post terremoto del 1980, I Patti Territoriali , I GAL , i Fondi Europei . 
Tutti strumenti di sviluppo che hanno determinato l’arricchimento della classe dirigente Irpina e l’impoverimento della popolazione 
Bisogna avere il coraggio di rendere trasparenti le cause del fallimento di questi strumenti di sviluppo , se non si vuole determinare identica gestione e conseguente fallimento per il Progetto Pilota delle zone interne 
Le giovani  generazioni delle zone interne , che intendono rimanere nei nostri paesi o quelle che vogliono ritornare , debbono sapere chi ha approfittato delle risorse pubbliche , chi ha provocato l’attuale spopolamento e impoverimento, chi ha volutamente espulso tanti giovani Irpini dalle zone interne , chi ha determina separazione delle famiglie , chi ha frantumato la comunità dei nostri paesi 
E’ necessario che i giovani irpini comprendano che , una specifica classe dirigente dell’Alta Irpinia e dell’Irpinia ,che oggi indica la strada del fare  comunità,   che ancora oggi ottiene consenso e detiene il potere , nonostante i disastri provocati nelle zone interne , ha diretto i finanziamenti pubblici di importantissimi progetti di sviluppo, pensando ai propri interessi e non a quelli della collettività . 
Non si tratta di voler guardare al recente passato , né di fare processi , ma semplicemente avviare una scuola di pensiero politico che non abbia cattivi maestri e che non sia dominata da ipocrisie 

Così, Giovanni Maraia Ariano in Movimento.