Scsd: “mozzarella senza latte? Pochi delinquenti non possono distruggere economia”

La nota del segretario Paternostro

paternostro scsdRoma - L’agroalimentare  campano, trova significative difficoltà  sul mercato, pur potendo vantare prodotti eccezionali e di  sicura eccellenza.

“La vicenda della terra dei fuochi, ripetuta in continuazione da larga parte degli organi di informazione  ed i casi di  adulterazione di prodotti famosi in tutto il mondo per la loro bontà, come la mozzarella di bufala, stanno arrecando danni gravissimi ai prodotti campani – così ha dichiarato Anna Paternostro Segretario Nazionale del Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa (SCSD) -  pochi individui, senza scrupoli, stanno mettendo in crisi  l’affermazione dei prodotti campani nel mondo: c’è il concreto rischio che la produzione agroalimentare campana, non abbia più mercato”.

“Pochi individui senza scrupoli stanno  vanificando il lavoro  di tanti e la bontà dei prodotti campani, considerati da sempre, fra i migliori del mondo. E’ stata individuato, in provincia di Salerno – ha continuato Paternostro - un caseificio che produceva mozzarella, senza che  vi fosse presenza, in azienda, di latte. Per produrre mozzarella, l’azienda truffaldina, acquistava la cagliata da un Paese dell’est, riciclava mozzarella ritirate dai punti  vendita ecc.  ed utilizzava, ovviamente, prodotti chimici. Questa notizia è stata riportata da tantissimi organi di informazione e c’è da chiedersi: che danno ha fatto all’industria casearia campana?”.

“Giustamente la Regione Campana – ha rimarcato Paternostro -  è fortemente impegnata  nel promuovere la  “mozzarella campana” che potremmo definire, una unicità nel mondo,  ma poi, una notizia  come quella della “mozzarella senza latte”, distrugge in un attimo, i tanti sforzi per pubblicizzare e sostenere, un prodotto, che il mondo ci invidia. C’è da chiedersi: quanti sono gli operatori disonesti?” .

“Certamente pochissimi, ma fanno danni incalcolabili  ed a giudizio del SCSD – ha concluso Paternostro - sono necessari controlli continui ed a ‘tappeto’, come pure è indispensabile inasprire le pene in materie di sofisticazione. I prodotti campani erano e sono di eccellenza: non possono essere pochissimi  truffatori, a distruggere il lavoro  di generazioni”.

Source: www.irpinia24.it