Prata Principato Ultra – L’interrogazione di Di Maio (M5S) su identità del paese

Di seguito l'interrogazione del deputato pentastellato Di Maio sulle condizioni di Prata Principato Ultra

prata principato ultraPrata Principato Ultra -  ”Sventramenti” nel centro storico di Prata Principato Ultra (Av). Vanno giù palazzetti e antichi fabbricati del XVIII e XIX secolo su via Roma nel tessuto storico del comune irpino, sopravvissuti al terribile sisma del 1980. Nessuno intervene per salvarli. Il vicepresidente della Camera dei Deputati, Luigi di Maio del Movimento Cinque Stelle, irpino di nascita, ha presentato un’interrogazione parlamentare a ben cinque ministri del Governo di Matteo Renzi per conoscere gli aspetti che hanno determinato questi “anacronistici” interventi che stanno snaturando l’immagine del paesaggio urbano storico di Prata P.U. Giunge dunque in Parlamento il caso delle demolizioni e delle manomissioni nel centro storico di Prata che sta sollevando le critiche degli esperti e provocando aspre polemiche tra la popolazione per la scomparsa di importanti testimonianze costruttive della storia del borgo medievale e per il danno irreparabile arrecato alla città storica e allo spazio urbano. Secondo il deputato pentastellato è a rischio non solo l’identità culturale ma anche la perdita di un notevole patrimonio architettonico che poteva essere la base per una ripresa socioeconomica della cittadina attraverso le esperienze dell’albergo diffuso e del turismo enogastronomico e culturale.    

Atto Camera  
   
 Interrogazione a risposta scritta 4-06877 presentato da DI MAIO Luigi, seduta n. 331  

         
 in data 22 ottobre 2013, con l’interrogazione a risposta scritta n. 4-02235 indirizzata al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro per la coesione territoriale, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della giustizia, il deputato interrogante segnalava, tra l’altro, il pericolo di una colossale e anacronistica opera di sventramento nel centro storico di Prata Principato Ultra (Avellino) con la demolizione integrale di numerosi palazzetti e immobili storici di proprietà pubblica posti lungo il lato destro di via Roma (SP 113), sul crinale della collina che affaccia sulla valle del fiume Sabato, in un contesto paesaggistico di notevole suggestione e interesse;   
 il grande isolato storico, che si sviluppa a valle nella cosiddetta zona «Ripa» racchiusa tra il IV vicolo a destra e l’innesto con via Severino Grillo, include numerosi edifici e caseggiati risalenti al XVIII-XIX secolo acquisiti al patrimonio immobiliare pubblico ai sensi della legge n. 219 del 1981 ma mai recuperati o restaurati, sebbene gli stessi fossero destinatari per il passato di corposi finanziamenti statali relativi alla ricostruzione post-sisma del 1980;   
 le preoccupazioni espresse erano più che fondate: nelle scorse settimane, infatti, grazie a un prestito della Cassa depositi e prestiti di 48.111,85 euro, il Comune di Prata Principato Ultra (Avellino) avrebbe, a quanto risulta all’interrogante, provveduto a demolire i palazzetti Consolazio e D’Onofrio risalenti – come risulta dalle fonti archivistiche e dalla documentazione in possesso degli eredi dei cespiti – addirittura al XVII e XVIII secolo su preesistenti strutture medievali, senza alcun riguardo per le tipologie architettoniche, la disposizione urbana, la maglia viaria, il contesto ambientale e paesaggistico;   
 altri immobili pubblici di interesse culturale ma anche di notevole valore economico si apprestano a essere rasi al suolo, senza alcuna forma di pianificazione, senza un chiaro progetto di riqualificazione, senza una verifica degli obiettivi e dei vantaggi reali per la collettività, senza un riscontro dell’impatto ambientale e idrogeologico degli interventi realizzati o da realizzare, senza un piano dei finanziamenti pubblici richiesti e già utilizzati –:   
 se sia stata espletata la verifica dell’interesse culturale di tutti i beni immobili di proprietà del comune di Prata Principato Ultra (Avellino) ubicati nel centro storico e in particolare di quelli prospettanti su via Roma (SP 113) tra il IV vicolo a destra e l’innesto con via Severino Grillo, ai sensi dell’articolo 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;   
 se il Comune di Prata Principato Ultra (Avellino) abbia inviato al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo i dati identificativi e descrittivi di tutti i beni immobili di sua pertinenza ai fini della valutazione di merito da parte dei competenti uffici territoriali;   
 se la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Avellino e Salerno, diretta dall’ingegner Gennaro Miccio, di fronte alle segnalazioni ricevute e alle reiterate inadempienze dell’ente locale, obbligato a presentare l’elenco descrittivo dei beni immobili e mobili di sua appartenenza aventi presumibile interesse culturale, abbia esercitato i poteri sostitutivi così come previsto dal Codice BB. CC.;   
 se la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Avellino e Salerno, in via cautelare, abbia sottoposto il patrimonio pubblico nel centro storico di Prata Principato Ultra (Avellino) alle disposizioni di tutela e se abbia richiesto di valutare il discutibile progetto di ristrutturazione urbanistica e paesaggistica con la demolizione dei fabbricati storici di via Roma;   
 se a seguito delle recenti demolizioni dei Palazzi Consolazio e D’Onofrio nel centro storico di Prata Principato Ultra (Avellino), il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo non intenda adottare urgenti provvedimenti per salvaguardare gli altri immobili di pertinenza pubblica, aventi un indiscutibile interesse ambientale e culturale, preservando il delicato contesto storico, urbanistico, architettonico e paesaggistico di via Roma a Prata Principato Ultra (Avellino) da nuove e brutali ferite che rischiano di compromettere per sempre la fisionomia dei luoghi, l’integrità, la conservazione, la fruizione di un patrimonio storico architettonico di elevato valore identitario. (4-06877) 

Source: www.irpinia24.it