Golfo di Napoli, M5S: “infrazione norme Ue sul cabotaggio”

Piernicola Pedicini, come primo firmatario, e altri sei portavoce del M5s hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea.

logo M5S_qNapoli - L’attuale organizzazione dei servizi regionali di trasporto marittimo di passeggeri nel Golfo di Napoli fa emergere l’ipotesi che l’Italia possa essere sottoposta ad una procedura di infrazione da parte dell’Unione europea.

Per fare chiarezza sulla vicenda il portavoce eurodeputato Piernicola Pedicini, come primo firmatario, e altri sei portavoce del M5s hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea.

Gli esponenti pentastellati, facendo riferimento ad una serie di regole e direttive comunitarie, mettono in evidenza che ci potrebbe essere una violazione delle normative sulla concorrenza visto che sulle rotte interessate dal trasporto passeggeri, oltre all’operatore che opera in regime di pubblico servizio (Caremar), risulta generalmente essere attivo – tanto in regime di servizio minimo quanto in regime di servizio autorizzato – un unico armatore privato.

Nell’interrogazione viene chiesto alla Commissione europea se é a conoscenza di un’istruttoria (protocollo I689C) aperta il 30 maggio 2013 dall’Autoritá Garante della Concorrenza e del Mercato italiana (AGCM) e se intende richiedere l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia o, in alternativa, se vuole promuovere altre misure.

Di seguito, la copia integrale dell’interrogazione:

Parlamento europeo

Interrogazione dell’8 gennaio 2015 alla Commissione europea con richiesta di risposta scrita

- AUTORI: Piernicola Pedicini (EFDD), Marco Affronte (EFDD), Evi Eleonora (EFDD), Daniela Aiuto (EFDD), Dario Tamburrano (EFDD), Isabella Adinolfi (EFDD), Fabio Massimo Castaldo (EFDD)

- OGGETTO: Cabotaggio marittimo nel Golfo di Napoli: possibile infrazione normativa UE

- TESTO: I servizi regionali di trasporto marittimo di passeggeri nel golfo di Napoli fanno emergere una situazione di ripartizione delle diverse rotte operate dagli armatori privati, tale per cui su ciascuna rotta, oltre all’operatore che opera in regime di pubblico servizio (Caremar), risulta generalmente essere attivo – tanto in regime di servizio minimo quanto in regime di servizio autorizzato – un unico armatore privato, il quale sembrerebbe poter operare sulle proprie tratte al riparo dalla concorrenza. Pertanto:

-Visto il Regolamento 3577/92 del Consiglio;

-Vista la Comunicazione 2014/232 della Commissione;

-Viste le Direttive 2014/23/UE e 2014/24/UE  del Parlamento e del Consiglio;

-Visti gli articoli 101 e 102 del TFUE;

-Visto il Regolamento 2003/1 del Consiglio;

La Commissione é a conoscenza di un’istruttoria (I689C) aperta il 30/05/2013 dall’Autoritá Garante della Concorrenza e del Mercato italiana (AGCM)?

Intende la Commissione richiedere l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia o quali altre misure intende promuovere?

Source: www.irpinia24.it