Lavoro – Centrella e Guariniello discutono su ex Isochimica

C'è stato anche l'intervento della consigliera comunale di Avellino, Monica Spiezia

isochimica 1Avellino  - E’ in corso questo pomeriggio, presso il Viva Hotel di Avellino in via Circumvallazione, un convegno promosso dall’Esaarco sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nello specifico, l’incontro promosso dall’Associazione diretta dall’irpino Giovanni Centrella, approfondirà la dibattuta questione dell’Ex Isochimica.

Ospite illustre il procuratore Raffaele Guariniello che ha tenuto diverse indagini sui reati connessi all’amianto nei luoghi di lavoro.

 Un occasione di confronto e riflessione attesa dalle famiglie delle vittime che ancora cercano giustizia.

Di seguito alcuni passaggi dell’intervento della consigliera comunale di Avellino, Monica Spiezia, durante il convegno: 
Ringrazio l’amico Giovanni Centrella per l?invito a riflettere su un tema, quella della sicurezza sui luoghi di lavoro, che ancora oggi merita di ricevere la giusta attenzione da parte delle istituzioni e delle forze sociali. Un saluto particolare al Procuratore Guariniello, un magistrato che potrà ben comprendere il senso delle mie preoccupazioni, proprio per aver avuto modo di interessarsi delle vittime dell?amianto.
 
In questo breve intervento voglio provare a svolgere un’amara riflessione che coincide proprio con la mancata sicurezza nei luoghi di lavoro che si è verificata per anni proprio nella città di Avellino, dove ho l’onore di svolgere anche il ruolo di Consigliere comunale. Una questione trita e ritrita che da qualche anno è al centro delle cronache dei giornali e delle televisioni: il caso Ex Isochimica di Pianodardine.
 
Il Procuratore Guariniello ha contezza di esposti e vittime dell’amianto per lesioni alla salute, in relazione ai casi di mesotelioma pelurico che hanno colpito lavoratori delle Officine Grandi riparazioni di Torino, una delle aziende che come l’Isochimica hanno lavorato per le Ferrovie dello Stato.
 
Sull’attività investigativa svolta proprio dal dottor Guarieniello anche gli operai dell’ex Isochimica hanno fondato le proprie aspettative affinchè si potesse giungere ad accertare le presunte responsabilità. Dopo trent’anni, invece, un tempo riempito da dolore e inerzie, sotto il peso di 20mila quintali di amianto, con 15 operai morti e 29 avvisi di garanzia per disastro ambientale, non ha trovato ancora una soluzione.
 
Nell’ex azienda di Pianodardine, che si occupava della scoibentazione delle carrozze ferroviarie dall’amianto, è successo qualcosa di tremendo. Lavoratori ignari della pericolosità derivante dal trattamento dell’amianto hanno respirato le fibre sprigionate durante il trattamento di coibentazione. Lavorazioni eseguite senza le opportune precauzioni ed accorgimenti introdotti solo con il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e poi successivamente con il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro con il D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81.
 
Alla luce dell’immane tragedia che ha provocato decessi accertati, e danni ancora da calcolare, il comune di Avellino ha stanziato 50mila euro per acquisire l’area dello stabilimento, che resa di proprietà pubblica, potrebbe essere inserita nei siti nazionali da bonificare.
 
La Regione Campania ha stanziato 1 milione e 600 mila euro per i primi interventi di messa in sicurezza, caratterizzazione e bonifica dell’area dell’ex stabilimento Isochimica. Con lo schema di Accordo di Programma con il Comune di Avellino approvato lo scorso mese di ottobre dalla Giunta Caldoro su proposta dell’assessore all’Ambiente Giovanni Romano e al Bilancio Gaetano Giancane. La Regione si e’ impegnata altresi’ ad avviare le procedure per individuare idonee ed adeguate fonti di finanziamento per le successive attivita’ di bonifiche.
 
Infine, l’impegno del premier Matteo Renzi, già assunto durante la propria visita in Irpinia e ribadito con l’intervento dei giorni scorsi alla Direzione Nazionale del proprio partito, in cui ha fatto presente tutto il proprio impegno per reperire i fondi necessari per attivare i prepensionamenti degli ex lavoratori Isochimica e consentire loro di curarsi. Il Governo però ha il dovere di passare dalle parole ai fatti. Con la prossima legge finanziaria stanzi le risorse necessarie per chiudere una pagina triste e buia della storia del lavoro in Irpinia e in Italia.
 
Un plauso anche in questa occasione di confronto mi va di rivolgerlo al comitato delle mamme di Borgo Ferrovia. Sono una madre anch’io e una residente della zona, comprendo la determinazione e l’impegno con cui stanno proponendo inziative per non abbassare la guardia, richiamando l’attenzione degli organi preposti. La Coscienza Civica di ognuno, nella distinzione dei propri ruoli, abbiamo il dovere di contribuire ad attivare tutti gli interventi per la messa in sicurezza e la bonifica del sito, il prepensionamento dei lavoratori e la possibilità di un ristoro ambientale per un’area della città di Avellino strategica e fondamentale per l’economia locale.
 
Insomma, Avellino resta una città che ha ancora l’urgenza di tenere in debita considerazione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Istituzioni, parti sociali, associazioni datoriali, imprenditori e lavoratori, devono assicurare uno sforzo comune al fine di assicurare condizioni di salubrità e sicurezza al processo produttivo.
Source: www.irpinia24.it