Avellino - 4 settembre 2013. Un 40enne, Pellegrino Pulzone, uccide una 70enne, Clorinda Sensale, nel centro storico. La successiva perizia psichiatrica dimostrò che Pulzone era cosciente e perciò andava processato. 

Nessuna infermità mentale, dunque, per quello che è stato definito soggetto antisociale.

Oggi ciò che emerge è che Pulzone uccise per “il piacere edonistico” di farlo.

Accolta dal giudice la richiesta del pubblico ministero per l’ergastolo al 40enne di Bellizzi. Ci sono 45 pagine del giudice dell’udienza preliminare che spiegano il perché del carcere a vita, cioè la premeditazione e i motivi futili del gesto, che per lui ha avuto il significato di “bisogno di gratificazione”, sentendosi soddisfatto senza considerare le “conseguenze lesive”. 

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