Crisi Edilizia – Paternostro(SCSD): “Lavori pagano conseguenze negative della politica”

Il segretario nazionale: ""Le troppe tasse che hanno colpito la “casa” hanno creato disaffezione verso questo bene e, addirittura, si assiste a vendite che, talvolta, sono vere e proprie svendite di un bene, da sempre desiderato, sognato e visto come un “bene rifugio”, ora diventato un di problema, di cui disfarsi, quanto prima. Proprio per questo, anche tanti nuovi alloggi rimangono invenduti"

paternostro scsdRoma - ”Il SCSD (Sindacato Comparto Sicurezza e Difesa),  esprime la propria solidarietà, ai lavoratori  dell’edilizia, che manifestano contro  la politica che ha portato alla crisi del settore ed alla perdita  di   centinaia  di migliaia di posti di lavoro. L’edilizia è sempre stato un settore trainante della nostra economia  e, a giudizio del SCSD – ha dichiarato il Segretario Nazionale Anna Paternostro – la sua profonda e preoccupante crisi, deriva, principalmente dalla disaffezione  di famiglie e risparmiatori  che vedevano nel bene “casa” un investimento sicuro  e non  esitavano ad affrontare pesanti sacrifici, per garantire un’abitazione per il nucleo familiare, per i figli  e, in molti casi,  per acquistare alloggi, come forma di investimento”.

“Le troppe tasse che hanno colpito la “casa”, – ha continuato Paternostro – hanno creato disaffezione verso questo bene e, addirittura, si assiste a vendite  che, talvolta, sono vere e proprie svendite  di un bene, da sempre desiderato, sognato  e visto come un “bene rifugio”, ora  diventato un di problema,  di cui disfarsi, quanto prima. Proprio per questo, anche tanti nuovi alloggi rimangono invenduti. Le conseguenze di questa crisi, coinvolgono, non solo i lavoratori dell’edilizia, ma colpisce anche i lavoratori dei  settori che attorno all’edilizia ruotano:   falegnami, idraulici, elettricisti, ecc. ecc.. Centinaia di migliaia di lavoratori, rimasti senza lavoro ed il cui futuro rimane  incerto”.

“In sintesi, a giudizio del SCSD  le assurde tasse, piovute sulla casa, creano, allo Stato  ed ai Comuni, più danni che benefici, dal momento che, la massa dei ”senza lavoro“, che la crisi dell’edilizia ha provocato, pesa economicamente, per l’attivazione degli ammortizzatori sociali, per i  diminuiti consumi  e per i mancati introiti  della tassazione  diretta ecc..  Il SCSD – ha concluso Paternostro -  ritiene che il Governo  ed i Comuni, farebbero  molto bene a cancellare qualsiasi tassazione sulla prima casa  ed a  ridurla sugli altri beni immobili: se ne  gioverebbero le famiglie, i lavoratori, con la ripresa dell’edilizia  ed il  recupero del posto di lavoro,  oltre all’intera collettività nazionale”.  

Source: www.irpinia24.it