South land segnala un nuovo avvelenamento di cane da caccia

Allarme nei Comuni di Capriglia, Grottolella, S.Angelo a Scala, Pietrastornina, Summonte, Ospedaletto D’alpinolo, Altavilla Irpina

avvelenamento, percheL’Associazione di Volontariato “SOUTH LAND”-L’Associazione Nazionale Libera Caccia  ancora una volta si chiede il perché di tanta crudeltà verso questi poveri animali indifesi: un nuovo triste episodio di avvelenamento,un cane da caccia morto : è allarme nei Comuni di Capriglia, Grottolella, S.Angelo a Scala, Pietrastornina, Summonte, Ospedaletto D’alpinolo, Altavilla Irpina   i bocconi avvelenati, disseminati da mano ignota  nei boschi in diversi luoghi battuti da cacciatori e dai  loro cani ausiliari,  Le esche  usate per attirare gli animali sono  composte da pezzi di salame ,mortadella,e lardo. A  segnalare l’accaduto  sono stati alcuni cacciatori , che, nei giorni successivi alle uscite di caccia, hanno riscontrato la morte di uno dei cani dopo vane ricerche  veniva  rinvenuto  grazie al collare  che emette il segnale di posizionamento,ma per l’animale  non c’era niente da fare,i veleni usati oltre all’atroce sofferenza non lascia il tempo di salvarlo.

Torna la  paura , per tutti gli appassionati  dell’attività venatoria, non solo anche per  i ricercatori  del  pregiato tartufo–   l’Associazione di Volontariato South Land (Ambientale e tutela  degli animali) e L’Associazione Nazionale Libera Caccia(tutela della Fauna) sez. Provinciale di Avellino (Responsabile Capitano Domenico Mollica) “si battono per far comprendere la gravità della situazione coinvolgendo le testate giornalistiche locali  per far  diffondere   il pericolo di avvelenamento in quelle zone”.

 Il Responsabile delle G.P.G.V. Ernesto Cetro esprime “in maniera ancor più decisa, il proprio totale disappunto per questi nuovi episodi di morte  si chiederà  alle istituzioni, di prendere atto della situazione, per rendere le zone a rischio sicure,  sollecitando  soprattutto gli organi competenti  la chiusura di praticare la caccia  nelle zone dove si verificassero ancora decessi per avvelenamento,si chiede a tutti i Cacciatori e cercatori di tartufi  di  sporgere le dovute denuncie presso le forze di Polizia locali ,in  tal modo si potranno avviare delle indagini  per individuare colui o coloro che stanno attentando alla vita degli animali e alla salute pubblica. L’impegno   delle Associazioni di Guardie Particolari Giurate Volontarie sarà quello di  predisporre maggiori controlli, anche se  è spesso   inutile   cogliere in flagranza i responsabili di questi reati,anche dalla scarsa partecipazione di denuncie da parte dei cacciatori ho tartufai,i principali provvedimenti da adottare,1)informare tempestivamente il proprio veterinario e rappresentare i sintomi  che l’animale rappresenta.2)informare il Corpo Forestale dello Stato tramite il numero 1515 indicando la zona  del decesso. 3) avvisare L’Asl di competenza per il recupero della carcassa.4)cercare di far vomitare il cane. Non è la prima volta, comunque, che si parla di avvelenamento di animali nelle  zone. Lo scorso anno, numerosi  cani sono stati  uccisi con bocconi intrisi di  metaldeide (è il principale componente dei veleni usati in agricoltura e giardinaggio come molluschi di lumachici) pesticidi. A denunciare sempre  l’accaduto  siamo state le uniche Associazione, preoccupati perché questi bocconi  disseminati nelle aree battute dai cacciatori o  cercatori di Tartufi, già dall’anno 2013  denunciato la morte di troppi cani avvenuta per mani di ignoti che non possono essere definiti che malati mentali il quale forse avrebbero bisogno loro di prendersi qualche boccone avvelenato”.

Source: www.irpinia24.it