Caso occupazione abusiva, la nota di LI.SI.PO.

Il sindacato si esprime in solidarietà delle forze dell'ordine, aggredite durante uno sgombero.

de lietoL’Italia  sta diventando il Paese dell’assurdo, dell’inconcepibile, come lo può essere  la bruttissima abitudine che si va estendendo,  e che riguarda sempre più città del nostro Paese: l’occupazione abusiva di alloggi, liberi o abitati che siano.  Tanti assegnatari di alloggi popolari, vivono nel terrore ed evitano di allontanarsi dal proprio alloggio, anche per motivi di salute, proprio perché temono ,al loro rientro, di trovare il proprio alloggio occupato. “Diritto alla casa”: ma quale diritto? Sottrarre illegalmente la casa al legittimo assegnatario, dovrebbe comportare, io un Paese normale, l’immediato sgombro e, perché no, l’arresto – Così ha dichiarato Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto –  La casa è un bene costituzionalmente garantito, ma in questo Paese, anziani, malati, deboli, devono subire angherie, soprusi, quale quello di vedersi sottrarre  il diritto alla  casa da altri soggetti, forse in stato di bisogno, ma spesso, anche  da parte di fior di delinquenti. Questa situazione è inammissibile  ed il Libero Sindacato di Polizia (LISIPO) – ha continuato de Lieto – esprime sdegno per l’aggressione subita da operatori di Polizia  che hanno subito un’aggressione, da facinorosi che protestavano per lo sgombro di un  alloggio occupato  illegittimamente, in un quartiere di Milano. Il Libero Sindacato di Polizia – ha concluso de Lieto -  ritiene che l’esplosione del problema “occupazione abusiva”, non vada sottovalutata: è un fatto sociale gravissimo e lo Stato  ha il dovere di garantire i cittadini  nell’esercizio dei propri diritti, come  la legittima disponibilità di un alloggio e perseguire, con immediatezza, violenti  ed abusivi.

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