Nusco futura: “sì alla scuola di ballo”

La minoranza chiede chiarimenti sul regolamento per l’utilizzo dei beni comunali

nuscoNusco - Il giorno 21 ottobre il gruppo di minoranza “Nusco Futura” (composto da Rosanna Secchiano, Annamaria Prudente, Lucio Molinario, Giovanni Marino), ha fatto   protocollare delle richieste di documenti.

Così leggiamo in una nota in merito: ”La prima sul criterio di affidamento di un incarico di Euro 39.999,00 all’architetto Maurizio Petracca,  la seconda il criterio di rotazione sulla short-list degli operatori economici, la terza la determina di affidamento ad un soggetto privato del locale di Palazzo di Città (ex sala consiliare) per lo svolgimento di una scuola di ballo. Il gruppo di minoranza intende precisare che dette richieste erano di natura amministrativa, in quanto è ormai prassi consolidata dal 26 maggio che detto gruppo chiede copie di determine o chiarimenti scritti sull’operato dell’amministrazione, finalizzata a svolgere il ruolo  dell’opposizione con cognizione di causa e non in modo pretestuoso. Per tale semplice richiesta di chiarimenti,  il gruppo di minoranza viene oggi accusato  di aver sabotato la scuola di ballo e quindi di volerla far chiudere. Nusco Futura ci tiene a precisare che nostra è  stata  una “semplice richiesta”  di un atto amministrativo per saperne di più e tale richiesta  non implica un giudizio di merito, anche perché ad oggi 11 novembre, stiamo ancora aspettando la risposta. Se  ora l’amministrazione con a capo il sindaco De Mita per coprire una grossa lacuna amministrativa chiude  questa scuola non è colpa dell’opposizione ma  di una amministrazione a dir poco  superficiale. Il gruppo Nusco Futura è favorevole a sostenere l’iniziativa della scuola di ballo  per bambini,  fatte salve però  condizioni di massima sicurezza.   I criteri e le  modalità siano trasparenti ed univoci, in modo che  le responsabilità di ognuno, ciascuno per la sua parte,  siano chiare e inoppugnabili. Siamo pronti a fare la nostra parte: i bambini imparino a ballare, a divertirsi, ma nella massima sicurezza. Il loro è un diritto, il nostro un dovere”.