Patronati Ce.Pa., appuntamento il 15 Novembre su welfare, diritti e tutela gratuita

acliAvellino – “Il 15 Novembre, in occasione della giornata nazionale della tutela, i Patronati del CE. PA.: ACLI INAS INCA ITAL spiegheranno ai cittadini della nostra provincia l’ennesimo attacco al Welfare, ai diritti dei cittadini, al senso più profondo della tutela gratuita.

Il Fondo Patronati, già ridotto nel 2010 con la Legge di stabilita’, subisce una modifica strutturale che invece di tagliare gli sprechi riduce tutele e garanzie ai cittadini. Soprattutto ai cittadini sempre più poveri e ai cittadini che hanno sempre più bisogno di servizi di sostegno. I Patronati (persone giuridiche di diritto privato) svolgono un servizio di pubblica utilità. L’attività dei Patronati è regolamentata dalla Legge n. 152 del 2001 e la messa in discussione del loro ruolo e delle loro funzioni viola l’articolo 38 della costituzione che , appunto sancisce “ il servizio di pubblica utilità”, così nella nota firmata ACLI (Armando Leo), INAS ( Ruggiero Annicchiarico), INCA ( Antonella Coppola), ITAL ( Lorenzo Rapolla).

“Sono 100 le prestazioni sociali e previdenziali per le quali il Patronato assiste gratuitamente il cittadino. Il Fondo patronati viene ripartito tenendo conto della quantità di attività svolta da ciascuna organizzazione, come da riscontri del Ministero del lavoro e copre soltanto il 30 % dell’attività complessivamente svolta, mentre per il restante 70 % non è previsto alcun finanziamento, pur permanendo l’obbligo alla gratuità del servizio.

Inoltre, il processo della telematizzazione totale, avviato dagli Enti , ha comportato un beneficio economico per lo Stato di 564 milioni di euro, lasciando le persone in balia dei famosi Pin senza tener conto delle difficoltà informatiche dei cittadini. Non a caso ,sono gli stessi Enti che invitano i cittadini a rivolgersi ai Patronati per espletare le pratiche.

Con grande difficoltà i Patronati si sono assunti questo ulteriore straordinario impegno, senza aver nessun riconoscimento economico. Solo in Campania nell’anno 2013 i Patronati del CE.PA: Acli Inas Inca Ital hanno prestato assistenza a circa 400.000 cittadini nei 200 uffici dislocati sull’intero territorio regionale.

Si sono rivolti ai nostri uffici

  • 40. 000 lavoratori e pensionati che hanno chiesto consulenza per poter accedere al pensionamento o di verifica della propria pensione;

  • 240. 000 persone per la disoccupazione e welfare familiare;

  • 55.000 anziani e disabili per i diritti dell’area socio- assistenziale;

  • oltre 15.000 nuovi cittadini extra-comunitari.

Abbiamo raggruppato – prosegue – in quattro aree di disagio centinaia e centinaia di diritti che necessitano per la loro esigibilità di conoscenza di norme giuridiche e legislative quasi mai note ai cittadini , pensionati e lavoratori. Oggi il governo Renzi con la legge di stabilita’ del 2015 ha deciso di tagliare quest’azione di assistenza che i Patronati svolgono quotidianamente e gratuitamente: si vuole fare cassa con i contributi sociali , mettendo le mani sui soldi dei lavoratori. Con il taglio delle risorse deciso i Patronati del CEPA dovranno rinunciare in Campania al 50/60 per cento degli uffici territoriali e del personale impiegato, una rete capillare che si sostituisce nel territorio alla non presenza degli Enti .

Una gravissima ricaduta soprattutto per i cittadini della nostra provincia , distribuita su una vasta area , concentrata su pochi centri urbani e piccoli Comuni distanti e mal collegati tra loro, dove le persone che si rivolgono ai Patronati sono principalmente collocati nella fascia più debole e svantaggiata della cittadinanza già interessata da una crisi economica devastante.

Si rischierà - conclude – che le persone saranno sempre più disinformate sui propri diritti e potranno essere preda di faccendieri che svendono tutele e garanzie come favori”.