Volturara – Nardiello: mettere in sicurezza il territorio

1396882_578258692303207_4066045888912459465_o-2 (1)In riferimento agli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio di Volturara Irpina in data primo settembre, pubblichiamo una nota firma dell’arch. Marino Nardiello componente dell’associazione “L’Arcobaleno”:

Ad oltre 50 giorni dalla ulteriore alluvione ci aspettiamo risposte concrete su problematiche così delicate e che coinvolgono appieno l’incolumità dei cittadini, qualche giorno fa dai social network veniva un accorato appello a prendere coscienza a svegliarsi a non sottovalutare l’accaduto, tenendo presente che vi è una spada di damocle che incombe sulle nostre teste, il paragonare l’evento ad una macchina senza freni è più che plausibile considerata la portata del disastro e la certezza che a monte del centro abitato siano saltate tutte le protezioni. Lungi da noi voler strumentalizzare certe situazioni, ma sicuramente non vanno trascurate o sottovalutate. La coscienza collettiva va smossa, ricreato il senso della comunità, riallacciato un equilibrio sociale che nel tempo si è andato sgretolando e tutt’ora risulta frantumato. A nostro avviso la nascita di una miriade di associazioni non è segno di fermento sociale e di crescita ma di una frammentazione voluta e studiata a tavolino per soddisfare esigenze di pochi. Solo il confronto, il mettersi in discussione, il superamento di certi stereotipi, di certe preclusioni o preconcetti può portare alla crescita ed allo sviluppo. Il senso forte di comunità che emerge non solo in situazioni drammatiche ma anche allegoriche, dovrebbe essere da stimolo e da sprono, per fare quadrato intorno ad una idea, una proiezione futura di quella che potrebbe essere la nostra realtà tra dieci quindici o anche vent’anni. Le risorse culturali, sociali, ambientali, territoriali non mancano sicuramente. Va demolito questo muro di omertà, non è possibile che ancora oggi ci si accontenti di un lavoretto sporadico e temporaneo a pochi quattrini al mese, non è possibile che si possa ancora pensare di fare politica attraverso l’uso e la strumentalizzazione di associazioni sportive o di volontariato, non è possibile che nemmeno il forum dei giovani sia decollato per beceri e meri interessi di una classe politica intenta in questo momento a salvaguardare i propri interessi, la propria posizione e anche la propria poltrona a discapito della collettività, mediante l’uso di mezzucci squallidi ed antipatici figli di un modo di far politica appartenente alla preistoria ed a quel periodo andrebbe rilegato. Mi riferisco per inciso ai vari lavoretti che guarda caso partiranno tutti a sei sette mesi dalle elezioni e a qualche vendetta trasversale nei confronti di qualche associazione.  Forse non è ancora alto il prezzo che questo popolo ha dovuto sopportare” Ma purtroppo questo è : ‘art. quinto chi tene mmano a vinto”.