Clinica Santa Rita – I sindacati si oppongono alla cassa integrazione
Al termine di una impapocchiata procedura di attivazione della cassa integrazione in deroga (nel corso di un primo incontro l’Azienda e l’Associazione di categoria che la rappresenta al tavolo avevano garantito la possibilità di accedere alla cassa integrazione ordinaria), la Casa di Cura Santa Rita ha attivato da lunedì mattina la cassa integrazione in deroga per 15 lavoratori.
Nel corso dei due incontri intercorsi FP CGIL, FP CISL e NURSIND hanno più volte chiesto all’Azienda la dimostrazione della condizione di reale difficoltà avallata da alcuni semplici documenti come l’organico dell’Azienda stessa, una relazione sulla condizione di difficoltà, un piano di risanamento, l’appartenenza o meno agli enti bilaterali, la verifica di diversi strumenti di flessibilità, il residuo ferie dei dipendenti.
L’Azienda, che non ha inteso stilare verbale delle richieste delle Organizzazioni Sindacali, non ha fornito nessuno dei documenti richiesti e non ha mai ben specificato le reali motivazioni, nel corso dell’esame congiunto, per la richiesto di accesso alla CIG in deroga. Pertanto FP CGIL, FP CISL e NURSIND, al contrario di altre sigle sindacali, non hanno sottoscritto l’accordo per la cassa integrazione. Le Organizzazioni Sindacali FP CGIL, FP CISL e NURSIND, preoccupate per le modalità di gestione della vicenda come pure del futuro dei lavoratori dell’Azienda diffidano la Casa di Cura Santa Rita ad avviare la procedura di cassa integrazione in deroga stigmatizzando che nella informativa ricevuta non sono contenute né le cause della sospensione o riduzione dell’orario di lavoro, né l’entità e la durata prevedibile dell’intervento, né il numero dei lavoratori interessati, né i criteri di individuazione dei lavoratori da sospendere, né, infine, le modalità di rotazione del personale.
Nelle prossime ore sarà indetta una assemblea del personale al fine di avere chiaro il quadro complessivo della situazione ed avviare le necessarie azioni di contrasto a partire da una richiesta urgente di incontro al Prefetto di Avellino per chiarire i termini della questione.