Trasparenza ATO Calore irpino – La nota dell’architetto Rossano

Claudio-Rossano1Avellino – L’architetto Claudio Rossano manda il seguente comunicato:

“Le attuali vicende che riguardano le “acque irpine “ (crisi idrica esplosa a Solofra con il caso Tetracloroetilene , inquinamento dei fiumi irpini, grave crisi economica della società Alto Calore Servizi, scarso o mancato funzionamento di tantissimi depuratori ) dovrebbero far ‘sì che l’opinione pubblica si interessi maggiormente alle vicende dell’Autorità d’Ambito n.1 denominata Calore Irpino (A.A.T.O.) , il consorzio obbligatorio di enti locali istituito in base alla legge regionale n. 14 del 1997. A tale Ente sono date sostanzialmente funzioni di organizzazione e di controllo del ciclo integrato delle acque. E’ bene precisare che l’attuale Commissario Straordinario è incaricato dell’ordinaria amministrazione nonché delle procedure di liquidazione del Consorzio obbligatorio. In tale contesto – la liquidazione del Consorzio – ha pensato bene di attivare la procedura per l’attribuzione di ben 8 nuove posizioni economiche. Ben conoscendo lo Statuto dell’ATO Calore irpino da me redatto ricordo a me stesso l’Ente d’Ambito dovrebbe essere dotato ( art. 19 comma 2) di un Organo Tecnico costituito da un Direttore, un dirigente per la pianificazione ed un dirigente per il controllo. Lo stesso articolo dice che il Direttore ed i dirigenti sono nominati dal Consiglio di Amministrazione tra esperti in possesso del diploma di laurea da almeno dieci anni, di riconosciuta esperienza e professionalità in materia. E’ stato mai costituito l’Organo Tecnico ? E’ mai stata fatta la pianta organica dell’Ente? Sono stati assunti per pubblico concorso i dipendenti dell’ATO, consorzio costituito tutto da enti pubblici e quindi tenuto a rispettare determinate modalità di assunzione? O forse ci si è avvalsi del famoso metodo Papadia usato talvolta per assumere chi non aveva i requisiti richiesti? Volendo informarmi sul numero dei dipendenti, sulle modalità di assunzione, sulle retribuzioni dei dirigenti e sulle convenzioni esterne stipulate di recente sulle vicende delle acque solofrane ho inteso aprire la pagina dell’ATO riservata all’AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE. Si rappresenta che l’ANAC Autorità Nazionale Anti Corruzione ha fatto obbligo alle amministrazioni ed ai consorzi di dotarsi di tale pagina. Ma i risultati di tale visita sono davvero edificanti :

http://trasparenza.bussolapa.it/ATOCALOREIRPINO/trasparenza.aspx?idmenu=24

In quasi tutte le pagine dell’ATO dedicate alla trasparenza si legge : NESSUN RISULTATO TROVATO.  Gli unici risultati visibili sono lo Statuto dell’Ente redatto dal sottoscritto circa 14 anni fa e il Piano triennale di prevenzione della corruzione e dell’illegalità redatto dall’ATO ed ampiamente disatteso nelle sue finalità. Spero davvero che l’Autorità Nazionale Anti Corruzione voglia intervenire su questa vicenda.”