Irpinia per Civati: “a Roma per difendere ed estendere diritti lavoratori”

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Una delegazione del Comitato “Irpinia per Civati” parteciperà alla manifestazione organizzata dalla CGIL e dalla FIOM in difesa dei diritti dei lavoratori e per l’estensione delle tutele a coloro che oggi ne sono privi.

E affermano in una nota: “Crediamo che la strada intrapresa da Matteo Renzi e dalla maggioranza amorfa di governo che lo sostiene per quanto concerne la riforma del lavoro, attraverso il cosiddetto “jobs act”, non solo sia sbagliata ma addirittura deleteria. Aspettiamo ancora che qualcuno ci risponda alla domanda posta a livello nazionale da Pippo Civati e da tanti di noi  a livello territoriale che chiede quale nesso economico e logico ci sia tra l’abbattimento dei diritti dei lavoratori, come ad esempio l’articolo 18 (che garantisce al lavoratore di non essere licenziato senza che ci sia una giusta causa) e la creazione di nuovi posti di lavoro; tenendo conto che l’applicazione di tale norma, com’è stato ampiamente dimostrato, incide annualmente su pochissimi casi. Riteniamo invece che per far ripartire l’economia e incentivare gli investitori stranieri a venire in Italia ci sia bisogno d’intervenire concretamente e non con semplici spot a partire dalla sburocratizzazione del nostro Paese, attraverso una serie lotta alla criminalità organizzata che con l’immissione sul mercato di enormi capitali illeciti inquina l’economia reale a scapito delle tante aziende che con onestà e sacrificio cercano di non chiudere. Bisogna, altresì,  diminuire le decine e decine di contratti atipici che servono solo a talune aziende per ricattare i propri dipendenti e beneficiare di fondi statali che potrebbero essere utilizzati diversamente ed infine  riformando il fisco inasprendo la lotta all’evasione fiscale e, contemporaneamente, abbassando le tasse ai lavoratori ed alle imprese. Pertanto, come ha scritto Beatrice Brignone dell’associane éPossibile, che a breve vedrà la luce anche nella nostra Irpinia, domani saremo a Roma: Con la sinistra dei campi e delle officine, della falce e il martello, del pugno chiuso, del Sol dell’Avvenire, delle montagne, delle piazze, delle grandi conquiste sociali, dell’emancipazione, della solidarietà, della pace, dei diritti, del sogno di Obama e De Blasio, ma anche dell’Ulivo, dei contratti a progetto, delle partite IVA vere e false, dei migranti, dei cervelli in fuga, dei cervelli mortificati, degli stage a vita, delle promesse non mantenute, dei voucher, degli studenti e degli insegnanti, dei pensionati, di chi la pensione non la vedrà mai, dei sindacati e di chi è senza rappresentanza, dei genitori, e dei figli. E anche dei nonni. Dell’Antifascismo. Domani nella stessa piazza, nello stesso autobus e sotto una bandiera che li tiene insieme tutti: l’articolo 3 della Costituzione e quel suo bistrattato principio di Uguaglianza”.