Atripalda – Conclusa la VII Conferenza sull’infanzia e sulla famiglia

Comune atripaldaAtripalda - Si conferma, ancora una volta, uno dei pochissimi appuntamenti di formazione e di confronto nell’ambito delle politiche sociali della Regione Campania in grado di richiamare l’interesse di esperti e di operatori del settore. Di adozione e di affido si è discusso nell’ambito della due giorni che si è tenuta a Montefusco su iniziativa del Consorzio A5 di Atripalda.

La prima giornata è servita agli operatori per conoscere i cambiamenti in atto nelle politiche sociali della Regione Campania. Infatti particolarmente interessante si è rivelato il contributo della dirigente regionale delle politiche sociali, Rosanna Romano , che è intervenuta all’iniziativa. Dopo anni di assenza di rappresentanti della Regione Campania dai territori interni, da tutti invece è stata apprezzata l’attenzione dimostrata in occasione della conferenza.

Sollecitata in particolare dal presidente del CdA del Consorzio, Paolo Spagnuolo e dal direttore del Consorzio, Carmine De Blasio, che hanno introdotto i lavori della VII Conferenza, la dirigente regionale, apprezzando il lavoro e l’impegno dell’ambito A5, ne ha approfittato anche per annunciare l’imminente riparto del fondo per la famiglia di circa 34 milioni di euro. Risorse che potranno esser utilizzate dagli ambiti territoriali sociali per la gestione di asili nido, per azioni riferite ai servizi integrativi per la prima infanzia e per la conciliazione dei tempi di lavoro e della famiglia, in particolare per le donne. Inoltre proprio in queste ore la regione Campania ha adottato il Piano triennale del centro regionale per le adozioni e l’affido.

I territori devono dimostrarsi pronti a raccogliere le nuove sfide proprio come sta accadendo in taluni ambiti della provincia di Avellino. Il tema specifico della due giorni è stato quello dell’adozione e dell’affido. Un susseguirsi di contributi tecnici consegnati da esperti del settore: magistrati, assistenti sociali, psicologi, avvocati ha consentito di far emergere soprattutto gli aspetti, non pochi, di criticità legati alle procedure e alle modalità del percorso adottivo e delle difficoltà dell’esperienza di affido. Il calo delle adozioni che si registra sul piano generale trova riscontro anche sui nostri territori. La diminuzione dei casi di adozione è riconducibile per un verso alla crisi economica in quanto l’adozione comporta costi anche ingenti e altrettanto all’eccessiva burocratizzazione dei passaggi.

L’affido invece resta una partita tutta aperta in quanto riguarda, in realtà, un tentativo culturale di sostegno e di accoglienza verso i minori di cui non soltanto le istituzioni ma l’intera collettività deve farsi carico. La VII conferenza si è conclusa con uno spazio di confronto sui temi della genitorialità gestito da Alberto Pellai, noto e apprezzato psicoterapeuta e scrittore italiano, il quale ha richiamato l’attenzione sullo stile genitoriale di oggi. Come si diceva una volta per crescere un bambino c’è bisogno di un villaggio. Oggi il villaggio e quello globale entro il quale spesso i figli vengono pensati dalla generazione degli adulti come consumatori, cioè si tende ad assegnare più valore a ciò che gravità dal punto di vista materiale attorno alla dimensione dell’infanzia.