Ariano – Maraia apre il dibattito sugli espropri di terreni

giovanni_maraia-400x240Ariano – Giovanni Maraia di Ariano in Movimento afferma in una nota: “Dopo la nostra istanza al Procuratore della Corte dei Conti sulla somma da pagare a Blundo Livio per terreni occupati senza il decreto di esproprio, e’ stato convocato un apposito Consiglio Comunale di Ariano per esaminare la questione e soprattutto per affrontare il complicatissimo problema di altre occupazioni di terreni per la realizzazione di opere pubbliche avvenute senza i regolari decreti di espropri. Questa anomala pratica ha determinato un corposo contenzioso giuridico e un aumento considerevole dei costi dei terreni. Per noi vi è’ un palese danno erariale , i cui costi la Corte dei Conti devono essere addebitati agli Amministratori e ai tecnici comunali di Ariano ,che non hanno rispettato , negli anni , la procedura prevista per gli espropri”. 
Quindi Maraia ha scritto al Procuratore della Corte dei Conti di Napoli per accertarsi sull’eventuale danno erariale a seguito “dell’imperfetto esproprio dei terreni” di Livio Blundo per la “realizzazione del PIP” di Ariano Irpino. Si legge nel messaggio:
“Con decreto Sindacale del 25/1/94 ,il Comune di Ariano espropriava, con la procedura dell’occupazione d’urgenza, i terreni, in contrada Camporeale di Ariano, di proprietà di Blundo Livio, per la realizzazione dell’area PIP. I terreni non furono acquisiti nel rispetto dell’istituto dell’espropriazione e non venne adottato il decreto di esproprio, prima dell’apprensione del bene e della realizzazione del PIP. Solo nel 2002, il Responsabile dell’UTC di Ariano con atto prot 4/6/02 e la Giunta Comunale di Ariano con delibera N 106 del 13/3/2002, adottarono provvedimenti di acquisizione del bene, successivamente alla realizzazione del PIP. Alla delibera di Giunta Comunale N 106 del 13/3/2002 era allegato il prospetto per la determinazione del risarcimento e calcolo dell’indennizzo spettante a Blundo Livio ( come si legge nella Delibera di Giunta N 231 del 7/8/2008). L’indennizzo e il risarcimento era di  € 725.902,24. Nel 2008 , dopo la presentazione del ricorso al TAR da parte di Blundo contro gli atti del Comune di Ariano del 2002, la Giunta Comunale delibera con atto N 231 del 7/8/2008 di pagare la somma di €725.902,24 a Blundo Livio, con l’utilizzo delle somme derivate dalla vendita dei suoli PIP di Contrada Camporeale. Se questa delibera fosse stata adottata prima del ricorso al TAR da parte di Blundo Livio , con relativo pagamento di € 725.902,24 o se tale pagamento fosse avvenuto nel 2002, all’atto dell’approvazione della Delibera di Giunta N 106 del 13/3/2002, con ogni probabilità non vi sarebbe stato il ricorso al TAR da parte di Blundo e il Comune avrebbe risparmiato più di 1 milione di euro, rispetto alla somma di € 1.739.504,64 definita con sentenza del Consiglio di Stato. Fu invece pagata a Blundo Livio in data 17/11/2008 la somma di € 161.496,00. Gli atti del Comune di Ariano del 2002, innanzi indicati, sono stati ritenuti dal Consiglio di Stato, con sentenza N 5820/2013, non conformi alle prescrizioni ed ai presupposti normativi previsti dall’art 43 del D.P.R. 327/2001 (acquisizione sanante). Il Comune di Ariano e’ stato condannato, dal Consiglio di Stato, a pagare a Blundo Livio la somma di € 1.739.504,64, per indennizzo, risarcimento, per ristoro, per l’illegittima occupazione. Il terreno e’ stato valutato a € 24,00 a mq, al valore venale del 2010. Tale terreno agricolo, se nel 94 vi fosse stato un regolare decreto di esproprio, sarebbe costato al Comune di Ariano pochi euro a mq. Chiedo di voler accertare se vi e’ danno erariale da addebitare agli amministratori e ai tecnici comunali di Ariano , protagonisti di un illegittimo esproprio (nel 94) e di un mancato pagamento della somma di € 725.902,24 (nel 2002 e negli anni successivi, prima del ricorso al TAR del 2008 da parte di Blundo Livio)”.