Calabritto – Presentazione del romanzo “L’attesa” del pittore e poeta Virgilio Del Guercio

libro-Il giorno 14 settembre alle ore 18.30, presso il Centro sociale di Calabritto, Av, sarà presentato il romanzo “L’attesa” del pittore e poeta Virgilio Del Guercio, Prefazione di Federico Cassese, Casa editrice Gruppo Albatros, Il Filo, che organizza la manifestazione.

Modera il giornalista Gelsomino Del Guercio

Saluti del sindaco Gelsomino Cientanni e dell’Assessore alla Cultura Luisa Severino.

Intervengono:

Paolo Saggese, Alessandro Di Napoli e Giuseppe Iuliano del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud.

Leggono:

Maria Ficetola, Angela Valisena, Luigia Mattia e Peppe Conte del gruppo teatrale “La Barcaccia” di Calabritto.

Sarà presente il prof. Federico Cassese e l’autore del libro Virgilio Del Guercio.

Di Virgilio Del Guercio proponiamo una parte del profilo inedito che Paolo Saggese pubblicherà nel terzo volume della “Storia della poesia irpina” (Delta 3 edizioni):

Virgilio Del Guercio

Poeta della “natura orale”,

di morte e di silenzio

Paolo Saggese

 

È difficile definire con poche parole o riflessioni la poesia, la vita e l’arte di Virgilio Del Guercio (Calabritto, 1939), che è innanzi tutto un pittore e scenografo di fama, regista teatrale noto in ambito europeo, scultore, ma anche poeta di versi intensi, dolorosi, forti, talvolta rudi, evocativi. Nelle note biografiche presenti nei suoi libri di versi, parlando della sua giovinezza, Del Guercio scrive: “[…] qui [ovvero a Calabritto] nasce la prima ribellione al senso monotono della vita di Del Guercio; qui la prima educazione verso una ricerca di se stesso, verso il ristoro dell’animo irrequieto che ha bisogno di arte per colmare l’angoscia. Come un selvaggio, ribelle e irrazionale nel vivo dell’adolescenza, abbandona la scuola e tenta più volte la fuga dalla casa paterna e dal paese per assaporare il gusto dell’avventura. Riprende la scuola, frequenta la scuola d’arte ad Urbino, poi a Vercelli, durante il servizio militare, continua frequentando corsi serali”. Inoltre, perfeziona i suoi studi letterari, concentrandosi anche sulla letteratura classica. Dopo aver vinto un concorso di pittura estemporanea a Ravenna, si trasferisce in Germania, ad Augsburg, dove fa conoscenza con artisti della scuola viennese, tra cui i gemelli Gartner, e con il noto pittore surrealista Wolfgang Lettl (traggo le notizie sulla carriera dell’artista da Virgilio Del Guercio, Il filebo, Testi di Michele Mariano Iannicelli e di Sabrina Cavalletti, Grafica ebolitana, Eboli, Sa, 2008, pp. 102-103).

Intanto, mentre partecipa a mostre personali o collettive in Germania e in Italia, nel 1978 diviene scenografo realizzatore presso il “National Theater” di Monaco di Baviera, collabora con altri teatri tra cui quello di Regensburg, dal 1980 al 1985 è responsabile della Sala scenografica nel “Theater Comunale” di Ulm, realizza scenografie prestigiose anche in Italia, ad esempio quella di “Se il tempo fosse un gambero” presso il “Teatro Sistina” di Roma con la regia di Garinei e Giovannini e la partecipazione di Enrico Montesano.

Dopo più di venti anni di grandi soddisfazioni, “di intensa attività e sperimentazione, Del Guercio decide di dare ordine alla sua vita frenetica, trasferendosi con la sua famiglia dalla Germania in Italia, al paese di origine, Calabritto” (Il filebo, cit., p. 103). Continuano, però, le sue collaborazioni e mostre in Germania e in Italia, ma a queste si aggiungono attività sociali e culturali nel suo paese natale, dove organizza iniziative culturali, esposizioni, rappresentazioni teatrali e recital poetici.

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