La juta a Montevergine – Si entra nel vivo della festa per mamma schiavona

Juta_a_Montevergine_-_CarrettoneOspedaletto - Ancora poche ore e La Grande Festa Popolare raggiungerà il momento clou, con La Juta a Montevergine che costituisce il momento saliente del culto mariano che ogni anno richiama migliaia di fedeli, in pellegrinaggio da Mamma Schiavona.

La partenza, da Ospedaletto d’Alpinolo, che come da consuetudine ha ospitato l’attesa che precede la “sagliuta”, è fissata alle 08.30 di domani12 settembre, a piazza Demanio, da dove comincia il cammino di fede e speranza con la benedizione di Papa Francesco. Un riconoscimento che, senza bisogno di commenti, attesta il valore della Marcia della Pace, istituita dall’amministrazione guidata da Antonio Saggese e giunta alla II edizione.

Il percorso verso il Santuario di Montevergine, segnato tradizionalmente dalla preghiera e dal ringraziamento, si carica di un sentimento di solidarietà, quanto mai attuale in un momento in cui la guerra opprime numerosi popoli e costringe migliaia di fuggiaschi a riversarsi lungo le coste del nostro Paese.

Alla Santa Messa, che sarà celebrata alle ore 11.30 al Santuario mariano prenderanno parte insieme ai numerosi devoti i comuni di Foglianise, Caiazzo, Sant’Anastasia, nonché Avellino, Capriglia Irpino, Mercogliano, Monteforte Irpino, Montefredane, Montoro, Sant’Angelo a Scala, San Martino Valle Caudina, Pietrastornina. Inoltre, hanno aderito a La Juta per la Pace il comitato “Napoli Città Senza Confini” presieduto dall’avv. Antonio Crocetta, e associazioni quali l’Oasi Mariana o la Pastorale Giovanile.

Come sempre, le tammorre, che hanno accompagnato l’ascesa lungo la montagna, risuoneranno ancora per l’intera mattinata della festa sul sagrato del Santuario. E si ripeterà il canto caratteristico eseguito sull’antica “scala santa” della Chiesa, fermandosi ad ognuno dei 23 gradini che rappresentano la montagna, dove un solista intona la proposta ed il coro conclude. Alla fine del rito, si entra in chiesa e si esce dalla porta principale cantando col tamburo, senza mai voltare le spalle al quadro della Madonna.

Musica e danze protagoniste anche nel pomeriggio, a partire dalle ore 17.00, con i corsi di danza a cura del Gal Partenio, tenuti da Maria Piscopo e Raffaella Rufo all’Atrio del Comune. Alle ore 17.45 saranno aperte le caratteristiche Botteghe, quindi, alle ore 18.45, si ripropone il “Pomeriggio col vicino”, con la presentazione di un nuovo Comune.

Seguiranno la “Ballata in Tradizione”, momenti di danza della tradizione popolare, e “Vino in Coppa”, che prevede la presentazione, promozione e degustazione di Vini Campani. Alle ore 18,00 è in programma la “Processione Rievocativa” (Festone alla Madonna).

In serata, alle ore 20.15 all’Area Ristoro, spazio alla buona cucina con i sapori tipici de “La Juta in Tavola”, prima dell’inizio dei concerti. Di scena, alle 20.30, tre diverse forme di balli popolari dall’Irpinia, dalla provincia di Napoli e dal Salento: Zompa Cardillo porterà a Ospedaletto la paranza di Montemarano, mentre Peppino di Febbraio e il suo nutrito gruppo di suonatori e ballatori quella tipica di Giugliano. Spazio alla pizzica e agli stornelli salentini con i giovani e talentuosi Cunservamara.

 Alle ore 21.00 ancora un segno della devozione mariana, con la Cantata alla Madonna di Montevergine nella Chiesa Madre. Poi, alle ore 21.30, piazza Umberto I si farà palcoscenico della paranza di Maiori attraverso le sonorità di Discede.

La manifestazione, organizzata dal Comune di Ospedaletto d’Alpinolo, dall’assessorato alla Cultura guidato da Gianni Santaniello da Luciano Bonetti,che con Apl produzioniha curato la direzione artistica dell’evento, e in collaborazione con il Gal Partenio presieduto da Luca Beatrice, offre l’occasione di conoscere meglio il territorio e le produzioni locali, a partire dal torrone e i dolci tipici, che sarà possibile degustare ogni sera nel corso dell’intera tre giorni.