Isochimica – Domani l’assemblea dei lavoratori. Il comitato: “Lo Stato ci dia risposte”
Avellino – Si terrà domani l’assemblea organizzata dai lavoratori dell’ex Isochimica alle 17:00 presso il Centro Sociale e Sindacale – Samantha della Porta di Avellino.
“Ringraziamo a nome di tutti i lavoratori ex Isochimica – spiega in una nota il gruppo “Amianto-morti-viventi”- l’impegno costante di Tony Della Pia che pur non essendo un ex Lavoratore Isochimica ha sempre lottato al nostro fianco fino alla lotta estrema mettendo in gioco la cosa che si ha di più caro la VITA. Tony ha iniziato da due giorni uno sciopero della fame ferreo. Noi tutti chiediamo a Tony di desistere perché insieme come validi combattenti civili e di civiltà sfonderemo questo muro di gomma? Comunque non finirò mai di scrivere la parola GRAZIE, GRAZIE speriamo che a breve rientra il tutto”.
“Per la verità qualcosa sta cambiando nelle ultime puntate – continua la nota - C’è maggiore consapevolezza, sono venuti fuori i pinocchietti, la “pignata” con i vermi trabocca, il problema è diventato “grosso” e di ordine giudiziario, i fatti hanno spinto il caso Isochimica quale problema di rilevanza nazionale. Ma, ma.. ancora questo non basta, siamo usciti dalla cappa locale per misurarci con le blindature pilotate nazionali. È proprio per questo che si chiede una partecipazione di massa per partecipare alle decisioni ed alle iniziative che in assemblea si prenderanno. Badate bene che il caso Isochimica e dei suoi lavoratori è rappresentativo di una fattispecie che tratta dello sfacelo della civiltà e della convivenza civile che lega le diverse componenti della società. Scommetto che diventerà un caso studio – in un futuro prossimo”.
“Abbiamo bisogno di tutti e non solo dei lavoratori ex Isochimica, perché è una situazione che merita impegno, mobilitazione ed indignazione delle persone civili e dei cittadini tutti, indipendentemente dal loro ruolo nella società. Questo – prosegue il comitato – non è un caso di uno sparuto gruppo di ex Lavoratori di un’azienda chiusa da anni, che di più si sono ammalati per aver fatto la più grande bonifica dall’amianto delle Vetture Ferroviarie dello Stato Italiano, per di più questi lavoratori, col passare dei giorni spariranno fisicamente, perché è iniziata la naturale mattanza previste da queste malattie contratte dalla contaminazione dell’amianto, bensì è un problema che tocca un’intera terra sfruttata, massacrata, devasta nell’umanità e nella convivenza civile, spogliata di ogni diritto e di ogni dignità”.
“In sostanza una terra che è stata perennemente sotto la cappa di un feudalesimo intellettuale che attraverso i gestori del sottopotere hanno imbrigliato questa società, in cui non c’è stato spazio per nessuno e nessuna iniziativa. Ora questo feudalesimo intellettuale si sta rimodulando intorno a nuove frontiere, ma la logica rimane la stessa, anzi il sottopotere oggi vede delle opportunità e cerca di sfruttarle a massimo, cerca di proteggere ciò che è possibile ed anche l’impossibile, e, cerca di non accollarsi alcuna responsabilità morale, civile ed in qualche caso anche politica. Quindi il problema dell’Isochimica non è solo un problema degli ex lavoratori ma dell’intera società, di tutti i cittadini di Avellino, Salerno, Napoli, Caserta e Benevento (città da cui provenivano), è un problema Italiano dell’intera società Italiana. Una società che sta perdendo le radici culturali, civili messe a punto in millenni di civiltà di lotte e di sacrifici umani. Per questo – incalzano- si invitano per un confronto ed un sostegno tutte le forze sindacali, sociali e politiche, sia come istituzioni che come singoli cittadini, a partecipare e a dare la loro solidarietà “fattiva” ed “operativa” per questa battaglia civile e di civiltà. Si invitano tutti i cittadini, i comitati e le forze di “resistenza sociale” a partecipare ed a sposare con i lavoratori ex Isochimica questa causa e dimostrare che si ha la forza e la volontà di abbandonare, di abbattere con azioni civili e di civiltà, il Feudalesimointellettuale che ha rappresentato e rappresenta la cappa che imbriglia tutta questa società civile e non da’ vie di uscita non da scampo. Proprio questa cultura del feudalesimo ha fatto e fa sopportare e subire le peggiori nefandezze maturate a spese della cittadinanza tutta”.
“Nefandezze perpetrate da imbelli indegni e da loro accoliti seguaci e sostenitori, i quali tutt’ora, nonostante tutto, e, a distanza di 30 anni, continuano a riaffermare i loro brandelli di sottopotere per ostacolare le giuste iniziative. Non è possibile – evidenziano - che politici, sindacalisti ed esponenti delle istituzioni siano dalla parte di coloro che hanno corrotto, inquinato, contaminato persone, cose e luoghi nello spregio più assoluto di qualsiasi rispetto per le leggi, per le istituzioni, per la civiltà e la dignità di questa amara terra…Non è possibile questo … Gli ex Lavoratori Isochimica chiedono per i loro compagni che sono ammalati (malattia professionale riconosciuta) per aver manipolato l’amianto, bonificando le vetture delle Ferrovie dello Stato, senza protezioni, un provvedimento che permetta la messa in quiescenza e l’allontanamento dagli attuali posti di lavoro (per chi ancora c’è là). La situazione di salute dei predetti lavoratori è di una graviscenza continua, che deteriora non solo le funzionalità della respirazione ma anche le funzionalità degli altri organi, apparato gastro-enterico, cuore, reni e fegato, da una indagine fatta tra gli ex lavoratori dell’Isochimica, tutti dichiarano di soffrire di insufficienza cardieca, insufficienza di respirazione, difficoltà con i reni, gonfiore di stomaco e problemi di fegato. Molti soffrono di stanchezza cronica inspiegabile se non con quella condizione di resistenza e lotta all’infezione continua a cui l’organismo deve far fronte per combattere l’invasione, l’attacco delle particelle di amianto che sono libere ed in circolo nell’organismo. In queste condizioni come, gli ex lavoratori Isochimica possono continuare ad andare avanti, con quale qualità di vita approcceranno il resto della presenza su questa terra?“
“Perché lo Stato deve dare delle risposte?
1) i lavoratori si sono ammalati per motivi di lavoro effettuando la più grande bonifica dall’amianto della storia di materiale rotabile delle Ferrovie dello Stato Italiano, evitando ulteriore contaminazione di passeggeri, cittadini e ferrovieri;
2) quell’azienda (Isochimica) non doveva avere mai l’autorizzazione ad operare in quel contesto da parte degli enti locali e regionali preposti al controllo (ENTI Locali, ASL, INAIL, Ispettorato del lavoro);
3) gli enti preposti hanno sempre snobbato le condizioni di salute degli ex lavoratori (22) morti ed oltre 200 ammalati gravi su circa 330, con patologie incurabili ed irreversibili;
4) le malattie che sono state accertate come professionali e col nesso causale con le lavorazioni poste in essere sono irreversibili, incurabili e col passare del tempo, in modo inesorabile, possono solo aggravarsi, riducendo l’aspettativa della vita in modo molto drastico;
5) infine lo Stato deve risolvere questo problema perché ha responsabilità diretta e deve rispondere alla strage di giovani, di una intera generazione di ventenni all’epoca dell’1983….deve sanare questa strage degli innocenti allora affamati solo di lavoro e di pane.
Lo stato, il governo può e deve dare delle risposte?. AIUTIAMOCI??
Un nostro successo – concludono – sarà un successo della società civile, perché ha fatto breccia in questo sistema, un nostro insuccesso sarà un insuccesso di tutta la società civile e gli ex Lavoratori dell’Isochimica saranno destinati a sparire nell’oblio e con loro la speranza di uscire da questa condizione da parte di tutti”.