Minoranza Sant’Angelo all’Esca “Il paese lo si vuole unire o dividere?”

sant'angelo all'esca 702x380sant’angelo Sant’Angelo all’Esca – Dopo giorni e giorni di summit al vertice, tra Sindaco e staff (luci accese fino a notte tarda) e dopo un’accurata analisi del panino con la salsiccia, che ha portato ad una querelle a suon di manifesti e articoli tra Parroco e Sindaco (rendendoci tristemente famosi alle cronache dell’Irpinia) poco ci mancava che ora intervenisse Bruxelles per regolamentare – nientemeno – che le sagre e le feste di un paese di 860 anime!

Un Sindaco, che nel Consiglio precedente è stato costretto, dalla minoranza amministrativa, a rinviare un punto all’ordine del giorno (riguardante la nomina del presidente del consiglio comunale, perché la materia non era stata regolamentata) convoca addirittura un Consiglio Comunale monotematico! Ma non per regolamentare la nomina in questione. Solo per “l’approvazione del regolamento feste e spettacoli”! A nuovo sollazzo di chi ancora sta ridendo per la questione ormai nota del divieto della sagra del 16 luglio!

Noi consiglieri di minoranza non prenderemo parte a questa specie di “avanspettacolo” della politica.

Le parti in causa (associazioni, comitati) sono state interpellate poco più di 24 ore prima, nonostante avessero chiesto più volte al sindaco incontri e confronti sul tema, come previsto dallo Statuto Comunale per la partecipazione dei cittadini all’attività amministrativa.

“Per quanto ci riguarda, riteniamo inaccettabile l’idea di convocare un consiglio solo su questo tema e spendere soldi (visto che gli amministratori non hanno rinunciato al gettone) per un solo argomento, che poi ci ridicolizza a livello provinciale, considerata la risonanza negativa sull’immagine del paese, che ha avuto la diatriba Comune/comitato festa”.

Allo stato, l’Amministrazione Comunale è immobile, in una sorta di stasi permanente: il regolamento stilato assume quasi il tono di una reprimenda, più che essere di supporto, di motivazione o di chiarimento a chi vorrebbe organizzare una manifestazione di promozione del territorio. Sembra un tentativo di ostacolare le attività organizzative locali (quasi che a qualcuno non piacesse l’attivismo di alcune associazioni o comitati) con cavilli burocratici che erano stati eliminati da decreti leggi sulla semplificazione in materia.

Questo, sempre per non tornare indietro!

Perciò si è andati a “riesumare” tecnicismi superati da anni, reintrodotti con regolamenti che sembrano tesi più a scoraggiare che a incentivare la promozione del territorio: le manifestazioni, in un piccolo paese soprattutto, si fanno con tanti sacrifici, impegno e notevole dispendio di risorse economiche e umane.

L’Amministrazione, invece di pensare a come recuperare soldi per evitare il prestito bancario a cui fa ripetutamente ricorso e a come regolamentare la nuova tassa, la TASI, che ha come scadenza il 10 settembre, si appresta invece a regolamentare frettolosamente, feste e sagre di paese, cercando di salvare il pianeta con l’obbligo dell’uso di plastica biodegradabile a Sant’Angelo all’Esca.

Noi amministratori di minoranza ci chiediamo: come mai si parla tanto di partecipazione, solidarietà, valore sociale delle associazioni, incentivazione delle attività di promozione turistica…. e poi si concentra l’attenzione su cavilli da introdurre in maniera restrittiva e non esemplificativa? Forse per demotivare anziché creare aggregazione e solidarietà tra le parti?

Questo paese lo si vuole unire o dividere? Forse è il caso che qualche amministratore, avvezzo spesso a forme comunicative non proprio da codice etico, cominci a prendere atto che l’amministrare non è un tiro al bersaglio, dove ti scegli il “nemico” che vuoi colpire e lanci la freccetta!

Chiediamo scusa alle associazioni locali per la nostra assenza … ma, non condividendo né lo spirito né le intenzionalità reali del regolamento, preferiamo non assistere a tale ridicola parata!”