Casina del Principe – Matetich:”classico esempio di rete territoriale, oltre le solite chiacchiere”

conferenza 04 08“Avellino finalmente si è riappropriata di una delle strutture più belle ed importanti della città”. Il giudizio su quanto si sta realizzando a Casina del Principe, con la rassegna “Be Food” dell’associazione “Segninversi”, è estremamente positivo da buona parte degli abitanti del capoluogo ed anche da espressioni importanti della cultura irpina, come i “Pratola Folk”, che ieri hanno scelto proprio la struttura edificata intorno alla metà del 1700 da Maria Antonia Carafa, moglie del principe di Avellino, Francesco Marino IV, per presentare il loro ultimo Cd “Quaranta sona e canta”.

“Siamo orgogliosi di essere qui. Noi abbiamo girato posti importanti ma che la città capoluogo abbia uno spazio così, è un ottimo viatico per la cultura e per gruppi come il nostro”, ha sottolineato il leader storico del gruppo, Orlando Marano. In effetti, come dice anche Carmine Ciccarone, responsabile della comunicazione di “Be Food”, la rassegna di Casina del Principe “è un laboratorio, un luogo dove le culture s’incontrano e dove si innova. C’è spazio per tutti”. Una rassegna dedicata principalmente al cibo, all’essenza del cibo. Anche per questo motivo, la presenza dei Pratola Folk che in diversi loro pezzi omaggiano l’enogastronomia irpina, il territorio, l’ambiente, l’arte e la cultura. Casina del Principe, tra l’altro, nacque come locanda, iniziando l’attività nel 1763. Una funzione che è rimasta tale fino alla prima metà del secolo scorso. “Dobbiamo dire grazie agli amici di Segninversi che hanno ridato alla Casina la sua funzione originaria”, dice Barbara Matetich, consigliere comunale di Avellino. Ieri la componente della Commissione Cultura ha indossato i suoi panni naturali, quella di guida turistica professionista della Regione Campania, ed ha accompagnato un cospicuo gruppo di persone nei “meandri” della struttura, facendo conoscere posti molto affascinanti, ai più sconosciuti, come il “ninfeo ipogeo”, alimentato dalla captazione per canali sotterranei del Rio Cupo. E’ visitabile ed offre la suggestione di elementi decorativi emergenti su un piccolo specchio di acqua immota.

“Casina del Principe è un posto della città – dice ancora Barbara Matetich – è aperto a tutti, in maniera gratuita. Ogni giorno ci sono delle attività. In questa struttura si sono create delle sinergie naturali che devono essere alla base del rilancio turistico e culturale di Avellino. Si parla tanto di rete, a Casina del Principe questo concetto viene applicato concretamente. Spero sia una lezione per tutti”.

E continuano gli appuntamenti all’interno della struttura. Domani, mercoledì 6 agosto, tocca al cinema, con la rassegna “da gustare”. Dalle 21, spazio a “Big Night”, per la regia di Stanley Tucci e Campbell Scott. Ha ricevuto, tra gli altri, l’Independent Spirit Award per la miglior sceneggiatura d’esordio. Nel cast annovera attori del calibro di Isabella Rossellini. Primo e Secondo Pileggi sono due fratelli cuochi, italiani di origine abruzzese ed emigrati negli Stati Uniti d’America, dove hanno aperto un ristorante in una cittadina della East Coast. I due fratelli, molto diversi tra loro, si scontrano su come gestire il locale.