Sentieri Mediterranei – Domani il concerto di Dee Dee Bridgewater

fiorenza_calogero_2Già vissute le esperienze sinfoniche nel Chiostro dell’Abbazia di Loreto e quelle roots delle prime due sere riservate alla musica etnica, la XIV edizione del festival “Sentieri mediterranei” di Summonte – direzione artistica di Enzo Avitabile – domenica 3 agosto giunge al suo epilogo con il concerto di Dee Dee Bridgewater. La sofisticata e sanguigna interprete statunitense è attesa sul palco di piazza De Vito dalle 22.30 e sarà accompagnata da una band che schiera Theo Croker (tromba), Irwin Hall (sax/flauto), Michael King (tastiere/piano), Eric Wheeler (basso acustico-elettrico) e Kassa Overall (batteria). In scaletta, un jukebox che oscilla da “Love for Sale” a “Speak Low” di Kurt Weill; da “Don’t Explain” a “Good Morning Heartache” (in omaggio a Billie Holiday), da “Que Reste-t-Il” di Charles Trenet alle avventure sui palcoscenici teatrali di “Cabaret”, “Black Ballad” e “Il mago di Oz”. Fino a una originale versione di “’O sole mio”, che già in passato aveva interpretato assieme a Ray Charles.

Originaria di Memphis, la cantante – a lungo già ambasciatrice FAO – che vanta tra i suoi partner creativi Dizzy Gillespie, Max Roach, Sonny Rollins, proporrà una sorta di mix antologico della sua imprevedibile biografia, attraversando i ritmi della tradizione afroamericana e i linguaggi della chanson più contemporanea. Senza mai trascurare swing, spirito da ballad e pathos.

A completare l’ultima notte del festival “Sentieri mediterranei” – esperimento ideato e coordinato dal sindaco di Summonte Pasquale Giuditta, con Padre Andrea Cardin responsabile culturale e Fabrizia Barbarisi curatrice scientifica; cofinanziato da fondi POR Fesr Asse I obiettivo operativo 1.12 della Regione Campania – la performance “Donna Madonna” di e con Fiorenza Calogero, che al rintocco della mezzanotte nella chiesa di San Nicola di Bari eseguirà melodie dell’archivio musicale partenopeo.

“Donna Madonna” è un esperimento in acustico su musiche della tradizione orale e su opere di autori contemporanei. È un viaggio interiore alla ricerca della spiritualità femminile: un percorso immaginario di una donna del popolo di nome Madonna. Lo spunto sono i canti devozionali, attualizzati nei contesti sociali di oggi. Il tema della donna – madre e Madonna – è profondo e delicato. Tra dialetti, melodie, preghiera e magia. E le canzoni – “Il coro delle lavandaie” del maestro Roberto De Simone; “Canzone di Margherita” di Raffaele Viviani; “Madonna nera” di Enzo Avitabile; “Ex voto” di Eugenio Bennato e Carlo D’Angiò; “Alfonsina y el mar” di Ariel Ramirez; i tradizionali sardi, emiliani, corsi, campani; “Le tre madri” di Fabrizio De André; il “Ballo della Madonna” di Carlo Faiello – diventano naturalmente un omaggio alle dee del Mediterraneo.

A seguire, l’arrivederci al 2015 con lo spettacolo di fuochi pirotecnici e l’incendio della Torre angioina.