Sibilia (M5S) a Calitri per discutere con artigiani

Carlo-Sibilia1-660x330“Come sopravvivere alla globalizzazione – Problematiche delle imprese artigiane in Irpinia”: è questo il titolo dell’incontro organizzato a Calitri dagli attivisti del Meetup locale che vedrà la partecipazione del deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, e degli operatori del settore. L’appuntamento è fissato per domani (sabato 2 agosto) a partire dalle ore 18.30 presso la sala ex Eca. “A pagare il prezzo piu? caro della crisi economica che ci ha travolto sono stati gli artigiani – dichiara il parlamentare – se, come evidenziano i dati del Rapporto Irpinia 2013 della Camera di Commercio di Avellino, si registrano quasi 200 imprese in meno soltanto nel 2012. Un trend negativo che si sta purtroppo consolidando: nel 2008, inizio della crisi, in Irpinia il numero delle imprese artigiane era di 8.261 unita? mentre al 31 dicembre 2012 si è fermato a 7.471 con un calo di quasi 800 artigiani e poco meno del 10% in quattro anni. Eppure il valore aggiunto che produce l’artigianato corrisponde a circa 838 milioni di euro, cioè ad una quota del 12,4%, che è il valore piu? alto a livello regionale, nettamente superiore alla media campana pari al 7,2% e a quella nazionale del 12%”.
“Rispetto a queste cifre – continua Sibilia – il Governo ha il dovere di mettere in campo ogni iniziativa utile a dare fiato agli artigiani e, in genere, alle piccole e medie imprese italiane che rappresentano l’asse portante dell’economia nazionale. Molte sono le attività che il Movimento 5 Stelle ha posto in essere in questo anno è mezzo di presenza in parlamento. Una su tutte il fondo di garanzia per le PMI. Occorre, tuttavia, fare di più ed intervenire sulla giungla burocratica e sulla tassazione che ormai è insostenibile. L’economia locale deve essere incentivata perché solo così si può attivare quel meccanismo virtuoso di benessere sociale e di rivitalizzazione dei nostri territori che si stanno impoverendo e desertificando”. Non solo. Il deputato avellinese esprime viva soddisfazione per il positivo esito della vertenza dei cosiddetti Quota 96, ossia di quei 4mila docenti e dipendenti Ata che potranno finalmente andare in pensione con il decreto 90 approvato dalla Camera dei deputati.
“Si trattava – ricorda Sibilia – di un’altra ingiustizia causata dal Governo Monti che ha costretto i dipendenti della scuola che avrebbero dovuto ritirarsi dal servizio nel 2012 a rimanere in carica per una svista nella sciagurata legge Fornero. Ieri a questa iniquità è stato posto rimedio anche se il commissario alla spending review ha subito iniziato a fare i capricci e al Senato, quindi, potrebbero esserci problemi in maggioranza in merito alla copertura finanziaria necessaria, che ammonta a circa 400 milioni di euro da qui al 2018. Tuttavia, i diritti dei cittadini non possono piegarsi ad una logica di tagli lineari ragionieristici. Il lavoro va tutelato e su questo il Movimento 5 Stelle ha fatto e farà sempre la sua parte in parlamento” – conclude il deputato.