Referendum Consultivi – Nappi(FI):”Costi non gravino su casse campani”

“La legge attuale – spiega Nappi – prevede che i costi dei referendum gravino sulle casse regionali. Non si discute la validità di uno strumento di partecipazione democratica qual è il referendum consultivo, né si vuole impedire che i comuni vi ricorrano per assumere decisioni importanti come il cambio del proprio nome. L’obiettivo della proposta di legge è quello, invece, di evitare che i costi gravino sulle casse regionali, e quindi sui cittadini della Campania. A farsi carico delle spese devono essere le amministrazioni comunali proponenti”.
“D’altronde – prosegue il Consigliere regionale – le ultime consultazioni referendarie indette hanno registrato una scarsa partecipazione di elettori, in molti casi, come quello di Capaccio, di gran lunga inferiore al 50%. E’ evidente, pertanto, che i responsi delle urne molto spesso dimostrano il distacco dei cittadini rispetto ai quesiti proposti. Viene da chiedersi, dunque, se il ricorso ai referendum scaturiscano più dai capricci delle amministrazioni che dalla sensibilità popolare”, chiude Nappi.