Atripalda – Moschella attacca l’amministrazione: “Opportuno ridare la parola agli elettori”

Vincenzo MoschellaAtripalda“Poltrone, poltrone, poltrone! È questo l’unico comune denominatore, collante dei fragili equilibri di questa maggioranza. Da oltre due anni a Palazzo di Città non si discute che di deleghe, assessorati, consigli di amministrazione e a tener banco tutte le discussioni la parola d’ordine è proprio poltrone!”. Così, in una nota il consigliere comunale Vincenzo Moschella, che ci va giù duro contro l’amministrazione comunale.

“Quelli che un tempo furono uniti con la lista “Uniti per Atripalda” e che si presentavano ai cittadini atripaldesi come il nuovo che avanza, si sono perfettamente uniformati alla politica stile prima repubblica: tanto fumo, tante chiacchiere, nessuna risposta. Tant’è che ad oggi – continua –  sono state disattese le promesse elettorali e non vi è traccia di nessun impegno concreto per quanto riguarda il mercato, la manutenzione degli alloggi popolari, la Pineta Sessa, la gestione dei parcheggi, della villa comunale e dei bagni pubblici, il rilancio delle attività commerciali attraverso eventi ed iniziative, la cura del verde pubblico e del fiume Sabato, traffico e viabilità. Le prime discussioni aventi ad oggetto le poltrone, – prosegue Moschella – nascono sulla nomina della giunta comunale: Musto fuoriuscito dallo Psi viene nominato assessore in quota Udc, successivamente non poche polemiche scaturiranno sulle nomine dei delegati negli enti sovracomunali: Consorzio dei servizi sociali e Consorzio universitario irpino. Cambiano nuovamente gli equilibri con l’outsider di Musto dalla giunta e dal Consorzio dei servizi sociali mentre il 1 luglio 2014 il Sindaco Spagnuolo viene nominato presidente del Consorzio dei Servizi Sociali A5 in forza di un accordo con il Partito Democratico. Dopo un breve periodo di vacatio, seguito da vari cambi di casacca e da una mutata geografia consiliare, viene vagliata nuovamente la giunta comunale, questa volta alle corde è di nuovo l’Udc che con un colpo di reni rimette le deleghe”.

“Ma la storia continua, perché  - incalza il consigliere di Fi - mentre il Primo Cittadino cambia di nuovo gli equilibri in giunta con la nomina di Landi (transfugo nel frattempo dall’Udc al gruppo UpA) ed Aquino, incassa la indisponibilità della consigliera Scioscia che a quanto pare si aspettava deleghe più importanti di quella al personale e alla protezione civile, – per dirla alla Giolitti: “Il miglior sedativo per le smanie rivoluzionarie consiste in una poltrona ministeriale, che trasforma un insorto in un burocrate”. Le ultime vicissitudini amministrative riecheggiano ormai le puntate di una telenovela e in un contesto di così grave caos politico-amministrativo con una maggioranza dilaniata e litigiosa, sarebbe opportuno - conclude Moschella – ridare la parola agli elettori“.